“In municipio o in provincia resto il sindaco che i cittadini hanno votato”

Intervista al primo cittadino Gianmario Bernasconi, in lista con i "Civici e Democratici" alle elezioni dei consiglieri provinciali: "Il mio primo pensiero è non far cadere l'attenzione su temi forti che riguardano tutto il territorio"

Vittorio Sgarbi Azzate

Sarà un sindaco “a mezzo servizio”? Cosa accadrà se Gianmario Bernasconi (nella foto a sinistra con Vittorio Sgarbi), primo cittadino di Azzate e candidato alle elezioni del consiglio provinciale del 15 ottobre nella lista Civici e Democratici, dovesse essere eletto?

Che sia una carica di “prestigio” quella a Villa Recalcati è tutto da stabilire visto che il futuro di questo ente, dal presente già abbastanza incerto, è legato a doppio filo all’esito del referendum che deciderà se mantenere in vita oppure abolire le Province. Ma resta il fatto che tra pochi giorni si voterà per rinnovare i 16 consiglieri, e il sindaco di Azzate è in lista (nel link la lista completa dei candidati).

Perché la decisione di candidarsi alle elezioni del consiglio provinciali?

“Le motivazioni sono molte e risalgono ad almeno due anni fa, quando si trattava di eleggere il presidente della Provincia. Allora si cercavano persone che potessero supportare la candidatura di Gunnar Vincenzi. A rappresentare la Valbossa, tra i grandi elettori, fu scelto Alberto Tognola. Gunnar fu eletto e così Tognola. A quell’epoca, anche se io non scesi in campo direttamente,  fui coinvolto nella gestione di un tema delicato come quello di Aspem ed Alfa. Oggi che Alberto Tognola, vicesindaco di Daverio, ha scelto di fare un passo indietro, io ho deciso di mettermi in gioco: ci sono dei temi che riguardano tutta la comunità che non possono restare in sospeso”.

La lista è quella dei “Civici e Democratici”, l’area in cui si colloca è quindi quella del centrosinistra?

“Quando sono stato contattato da Paolo Bertocchi e Samuele Astuti  ho detto chiaramente che non volevo connotazioni politiche. Certo, l’alveo in cui si colloca il mio pensiero non è quello di centrodestra ma non è un mistero per nessuno. Ma non ho avuto mai tessere di alcun tipo quindi nella lista sono rappresentante dei ‘civici’.
E’ questa anche la garanzia che ho dato alla mia giunta e a tutta la maggioranza: non sono una candidato di sinistra, non ho cambiato pelle, sono quello a cui gli elettori di Azzate hanno affidato l’amministrazione del paese”.

La sua maggioranza la sosterrà?

Sì credo proprio di sì. Dovremo riorganizzare un po’ le cose, avrò la necessità di delegare alcuni compiti ma credo non ci siano problemi. E’ parso chiaro a tutti quali siano le mie intenzioni: portare avanti temi forti che riguardano la provincia di Varese, non lasciare nulla in sospeso qualunque sia il destino di questo ente. Anzi a maggior ragione in questa fase di passaggio occorre tenere la testa ben salda e, più che farsi campagna elettorale, puntare a risolvere questioni delicate che ancora sono sul campo. Ne dico una per tutte: in Ato sul lago di Varese non è scritto nulla, eppure non è certo argomento di secondo piano. 

Su questo mi impegnerò, senza dimenticare Azzate. Ho fiducia nella mia maggioranza, sapremo continuare a lavorare”.

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Pubblicato il 03 Ottobre 2016
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