La battaglia di Soragni per parlare nelle scuole di disturbi alimentari

Il medico, consigliere della Lega Nord, torna sul tema dopo che il suo emendamento è stato bocciato nella discussione del piano per il diritto allo studio: "Tema cruciale, snobbato dalla maggioranza"

consiglio comunale castellanza

Anoressia, bulimia, obesità. I disturbi alimentari e le patologie che ne conseguono sono sempre più un problema che riguarda i giovani e, in alcuni casi, i giovanissimi. Per questo il consigliere della Lega Nord Angelo Soragni ha proposto durante la discussione del piano per il diritto allo studio licenziato nell’ultimo consiglio comunale di Castellanza, un emendamento che introducesse un percorso di incontri con gli allievi per parlare di disturbi legati all’alimentazione. L’emendamento è stato respinto.

«Purtroppo devo guardare il bicchiere mezzo vuoto – spiega Soragni che, invece, aveva ottenuto insieme ai colleghi della minoranza l’approvazione di un emendamento su corsi di educazione civica e per la conoscenza della Costituzione – bene l’approvazione della proposta fatta con tutta l’opposizione ma resta l’amarezza di questa occasione non colta dalla maggioranza, su un tema delicato e di stringente attualità».

Secondo il consigliere leghista, che è anche medico e dermatologo, il tema delle malattie dell’alimentazione deve essere introdotto sin dalla scuola primaria perchè possa produrre effetti positivi negli a venire e non può essere ridotto ad un intervento generico di educazione alimentare come quello presentato nel piano 2016/2017: «Abbiamo un centro specializzato a Cuasso al Monte di cui ci possiamo avvalere – spiega – c’è la dottoressa Cicala che si è anche detta disponibile a venire a Castellanza con un costo risibile per le casse del Comune».

Il progetto proposto da Soragni ha un costo di 1500 euro «ma offre una qualità maggiore e una base scientifica che non può garantire una cooperativa» – spiega. Il medico castellanzese sottolinea – infine – che tale progetto è già attivo in diversi comuni come, ad esempio, quello di Varese.

Il progetto sviluppatosi nel capoluogo nel 2015 era parte del programma per Expo e ha visto una prima fase di sensibilizzazione con un convegno dal titolo “DCA: se li conosci li curi” avvenuto il 24 ottobre 2014 con la partecipazione di medici esperti della malattia. La seconda fase, dal Gennaio 2015 al Maggio 2015, è consistita in incontri presso 14 classi delle scuole secondarie di primo grado (A. Frank, A. Righi, Don Rimoldi e S. Pellico) contattando 300 alunni per incontri informativi. Al termine di ogni incontro è stato proposto ai ragazzi un questionario medico.

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 06 Ottobre 2016
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