L’open day per celebrare i 10 anni di “Ricerca per la vita”

I soci fondatori della Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita hanno condiviso con i visitatori la mission del progetto

Avarie

L’importanza del lavoro fatto e la volontà di continuare a fare ricerca ed essere punto di riferimento nel campo del biotech sono stati i concetti principali che i soci fondatori della Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita hanno condiviso con i visitatori presenti all’Open day dell’Insubrias Biopark.

Sabato 1 ottobre per celebrare i 10 anni di attività della Fiirv erano presenti, oltre a molti cittadini, anche Giuseppe Banfi, direttore del gruppo ospedaliero San Donato Foundation; Gigi Farioli, ex sindaco di Busto, che durante il suo primo mandato fu tra i fondatori della Fiirv; Fabio Rezzonico, direttore Cardiocentro Ticino – Lugano; Leonardo Polleggioni, dell’Università dell’Insubria; Marco Bordonaro, delegato a rappresentare la Regio Insubrica e la senatrice Erika D’Adda.

«In occasione dell’apertura al pubblico del nostro centro – ha spiegato il Presidente del Fiirv Angelo Carenzi – abbiamo voluto celebrare i 10 anni della Fiirv, nata per iniziativa della Provincia di Varese e che ha tra i suoi fondatori, oltre alla Provincia, anche l’Università dell’Insubria, il Governo del Canton Ticino, la città di Busto, la Regio insubrica, la fondazione Cardiocentro Ticino e Lugano e il gruppo ospedaliero San Donato Foundation».

Carenzi ha poi ricordato gli obiettivi, ovvero «promuovere e sostenere la ricerca medico scientifica, realizzare programmi di ricerca in settori specifici, gestire il sito dell’Insubrias Bioprak e operare attività di trasferimento tecnologico. In dieci anni la fondazione ha portato avanti un serie di progetti di ricerca riguardanti i nuovi antibiotici, l’oncologia e i nuovi approcci terapeutici per il morbo celiaco, oltre a una serie di collaborazioni con università italiane e americane».

Un cammino importante che ha permesso al centro ricerche di via Lepetit di salvaguardare la storia scientifica passata, ma anche di restituire prospettive future nell’ambito della ricerca. Negli ultimi 10 anni, infatti, i laboratori dell’Insubrias biopark sono stati tutti rinnovati, come anche le attrezzature, gli impianti e gli spazi. Oltre al team di ricercatori Fiirv, gli spazi di via Lepetit ospitano 15 aziende che operano in maniera autonoma in diversi settori della ricerca e del biotech con oltre 160 addetti. Inoltre attualmente è in corso il rinnovo degli impianti di produzione di microrganismi per renderli idonei alla produzione di linee cellulari.

Accanto all’attività di ricerca occorre poi ricordare tutto l’aspetto legato alla divulgazione medico scientifica che in questi anni è stata alimentata attraverso l’organizzazione di convegni, la collaborazione con le scuole, che possono effettuare visite guidate gratuite al centro, e tutta una serie di appuntamenti divulgativi sempre su temi legati alla scienza e alla ricerca.
«Valorizzare questa realtà – ha concluso Carenzi – oggi continua a essere una grande opportunità per favorire lo sviluppo del territorio e l’innovazione. La fondazione non ha scopo di lucro e può svolgere un compito importante sia nell’ottica del trasferimento tecnologico sul territorio, sia come elemento di collegamento fra il mondo pubblico e privato, oltre a essere importante supporto per le imprese biotech in fase di start up».

Una prospettiva che anche i soci fondatori hanno colto e rilanciato. Fabio Rezzonico direttore Cardiocentro Ticino – Lugano ha sottolineato che «la nostra fondazione e la Fiirv hanno una visione comune e sostenere, mantenere e far crescere l’Insubrias Biopark è un dovere morale di tutti». Leonardo Polleggioni dell’Università dell’Insubria ha ricordato che «in questi anni è avvenuto un importante scambio di competenze ed esperienze con la Fiirv e per il futuro, l’ateneo che oggi rappresento riconferma le ragioni e le motivazioni che dieci anni fa ci hanno portato a contribuire alla nascita di questa realtà». Operare per consolidare le collaborazioni già in essere e per sviluppare sempre più i rapporti transfrontalieri anche nel settore della ricerca medico scientifica, nell’innovazione e nel biotech è l’obiettivo fissato da Marco Bordonaro della Regio. Mentre Gigi Farioli ha ricordato di aver sempre creduto in questo progetto, «poiché la nascita della Fondazione è stato un segnale per porre le basi e avere fiducia nel futuro. E un sindaco ha il dovere di non scappare di fronte alle richieste dei giovani della società del presente e del futuro. Quella di Busto fu una scelta coraggiosa davanti a un progetto che ha visto ragionare e muoversi con il medesimo obiettivo un Presidente della Provincia, un Rettore di università è il Sindaco della città più importante del Varesotto. E insieme agli altri soci abbiamo dato vita al Fiirv ed è per questo che credo che l’assenza della Regione sia gravissima».

Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita e Insubrias Biopark
La Fondazione Istituto Insubrico di Ricerca per la Vita svolge principalmente attività di ricerca con un proprio team di ricercatori nel campo della farmacologia, della microbiologia e delle biotecnologie. FIIRV possiede un patrimonio che consiste in una rarissima collezione di 166.000 estratti microbiologici e 15.000 ceppi, ed un Centro di Ricerca oggi denominato Insubrias BioPark.
Nella gestione del Bioparco, FIIRV supporta aziende in fase di start-up e spin-off, ospita gruppi già impegnati nei vari settori della ricerca biotecnologica, promuove le sinergie tra i vari soggetti incubati, con l’obiettivo di valorizzare l’Insubrias BioPark come punto di riferimento e di collegamento per tutti gli attori del territorio, dalle imprese fino agli Istituti accademici e di ricerca.
Insubrias BioPark è infatti oggi l’ottavo parco scientifico tecnologico e incubatore di imprese in Italia nel settore biotech; si trova nella città di Gerenzano, in provincia di Varese, e si estende su una superficie complessiva di 52.000 mq di cui 15.000 interamente dedicati a uffici e laboratori, di chimica, biologia e microbiologia, forniti delle più avanzate tecnologie.
E’ collocato in una splendida area verde e gode di una posizione assolutamente strategica. Dotato di infrastrutture flessibili e d’avanguardia, Insubrias BioPark offre tutti i servizi tecnici, logistici, informatici e telematici, di promozione, formazione, supporto e consulenza necessari ad incentivare la Ricerca per la Vita, lo Sviluppo e l’Innovazione Tecnologica, al fine di creare un efficace sistema di relazioni tra i propri partners e il territorio.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Ottobre 2016
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