Nasce il “Comitato difesa della Costituzione-Tradate vota NO”
Presentato il gruppo in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre, composto da Donatella Cicognani, da Stefania Colombo, Emilio Adamoli, Maurizio Mazza

Nasce a Tradate il “Comitato difesa della Costituzione-Tradate vota NO” al referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre. «L’iniziativa è stata promossa da cittadini comuni, estranei al mondo della politica ed espressione di diverse realtà sociali e professionali, avvocati, imprenditori, pensionati – spiegano dal gruppo -, tutti uniti dal comune interesse a che il Paese non venga travolto da una riforma varata da un Parlamento eletto con una legge dichiarata incostituzionale e in grado di mettere in serio pregiudizio i valori fondamentali della nostra Carta Costituzionale».
Il Comitato, aperto a nuove adesioni e ad oggi composto dalla Presidentessa Donatella Cicognani, da Stefania Colombo, Emilio Adamoli, Maurizio Mazza, «mira a sensibilizzare l’opinione pubblica ed ambisce a divenire espressione di tutti quei cittadini, di ogni credo politico, che difendono la sovranità e la partecipazione popolare. Secondo il Comitato del no tradatese sono molte le storture di questa riforma. Tra di esse, l’innalzamento a 150.000 delle firme necessarie per i disegni di legge di iniziativa popolare, il superamento del bicameralismo paritario a favore di un sistema certamente non in grado di garantire la governabilità, nel quale il Senato verrà nominato senza più alcun coinvolgimento dei cittadini e la maggioranza alla Camera avrà il monopolio dell’indirizzo politico del Paese; la riduzione del ruolo istituzionale delle autonomie territoriali ed il corrispondente incremento delle competenze legislative centrali, con inevitabile aumento dei conflitti di competenza tra Stato e Regioni e tra la Camera ed il nuovo Senato».
Il comitato per il no di Tradate sta organizzando una campagna di informazione e sensibilizzazione su tutto il territorio, nella quale tali importanti tematiche saranno discusse ed approfondite in vista dell’appuntamento referendario del 4 dicembre.
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Adesso stranamente vi interessa così tanto la Costituzione? Non credo proprio.