Obiettivo Raggiunto: la provincia di Varese differenzia più del 65 per cento dei rifiuti

Un risultato provinciale raggiunto con quattro anni d'anticipo sull'obiettivo della legge nazionale. Più del 65 per cento per 97 comuni su 139

Report rifiuti 2016

La provincia di Varese si conferma decisamente come una delle più virtuose in Italia, nel campo della Raccolta Differenziata: e il traguardo provinciale del 65% per cento di raccolta, obiettivo che la legge italiana ha posto per il 2020 ai comuni dello Stivale, è un segno importante, di quelli che fanno puntare su nuove sfide ancora più ambiziose. «Questi dati permettono alla Provincia di Varese di essere una eccellenza a livello nazionale» è quello che ha commentato il presidente della provincia di Varese Gunnar Vincenzi.

RACCOLTA DIFFERENZIATA: OBIETTIVO RAGGIUNTO, CON 4 ANNI DI ANTICIPO

La raccolta differenziata in provincia è un trend costantemente in crescita: nel 2015 ha raggiunto e superato quota 65%, portandosi al 65,9%, dal 64,5% registrato nel 2014. Significa quasi un punto e mezzo di percentuale in più, che è un risultato notevole» sottolinea Silvia Colombo, dell’osservatorio rifiuti provinciale.

Trend di crescita si registrano in particolare per i rifiuti organici (+2,5%), il legno (+6%, che sottrae quantitativi ai rifiuti ingombranti), la raccolta della plastica da imballaggio (mono o multi-leggera) e la plastica dura, anch’essa importante per la sottrazione di quantitativi altrimenti gestiti onerosamente come ingombranti.

TUTTI I RAPPORTI ANNUALI, DAL SITO DELLA PROVINCIA 

In tutti i 139 Comuni della provincia inoltre è stata attivata la raccolta differenziata integrata secco-umido, oltre alle altre raccolte domiciliari di carta, vetro e metalli (o vetro) ed imballaggi in plastica (o multimateriale leggero). I centri comunali di conferimento sono pressochè uniformemente diffusi a livello provinciale, garantendo elevate rese di raccolta differenziata.

PRODUZIONE DEI RIFIUTI IN CRESCITA, SACCO VIOLA IN DIMINUZIONE

La produzione dei rifiuti, in crescita dopo gli anni della crisi, non corrisponde però a un aumento del rifiuto indifferenziato: anzi, il sacco viola diventa sempre più leggero. Il consumo pro-capite di rifiuto totale si attesta a 451 chilogrammi per abitante, una cifra già abbondantemente al di sotto dell’obiettivo di 455 chilogrammi per abitante, fissato per il 2020: di essi 154 kg/abitante all’anno sono di indifferenziati e 297,8 kg/abitante all’anno sono differenziati.

Sono ben in 70 i comuni che hanno prodotto meno di 100 chilogrammi di rifiuto indifferenziato all’anno, e uno di loro è da record: ne ha prodotto – di 50 chili per abitante: si tratta del piccolo comune di Brenta, tra l’altro una new entry tra i comuni più ricicloni della provincia.,

Per quanto riguarda il destino finale dei rifiuti indifferenziati e destinati a smaltimento, pari a 137.068 tonnellate, il ricorso agli impianti di incenerimento e selezione supera ormai la collocazione in discarica.

LA TOP TEN DEI COMUNI PIU’ RICICLONI

La media provinciale sopra il 65% di Raccolta differenziata è già più che soddisfacente è assicurata dai ben 97 Comuni (erano 84 nel 2014) che hanno superato nel 2015 il livello quel livello, obiettivo di riferimento del Piano Regionale Rifiuti al 2020: quasi i tre quarti dell’intera provincia. 56 di loro (erano 41 nel 2014)  sono addirittura al di sopra del 70%.

Il Comune di Cassano Magnano si classifica primo in questa particolare “top ten” mantenendosi per il secondo anno consecutivo sopra l’80% di raccolta differenziata, e una produzione di rifiuto indifferenziato inferiore a 75 kg/ab*anno.

Cassano Magnago è seguito da 6 Comuni della Comunità Montana Valli del Verbano: al secondo posto infatti c’è Brenta, al terzo Grantola, al quarto Azzio, al quinto Ferrera di Varese, al sesto Orino e al settimo Cassano Valcuvia.  Merito della decis asvolta data nel 2013, quando è stato rinnovato il servizio di gestione rifiuti.

Dopo di loro arrivano Castelseprio (all’ottavo posto, hanno il sacco con RFID da luglio 2015), Masciago Primo (al nono posto, Comune della comunità Valli del Verbano che ha adottato il “secchiello intelligente” con RFID da luglio 2015) e infine, al decimo posto, Malnate, quest’ultimo giunto a regime nel passaggio a tariffa puntuale a sacchi con RFID.

Tra i 97 comuni che hanno superato il 65% di RD vediamo anche le città di Saronno ( al 70,4%), Gallarate (53.343 abitanti, al 65,4%), mentre altri 25 Comuni della provincia sono a un passo dall’obiettivo: si trovano infatti tra il 65% ed il 60% di raccolta differenziata; tra essi le città di Varese (che ha superato per il secondo anno consecutivo il 60%), Busto Arsizio (62,1%) Somma Lombardo e Castellanza.

I restanti 17 Comuni si collocano tra il 59% e il 43,5% di raccolta differenziata; in totale 48.000 abitanti, essenzialmente le realtà comunali medio piccole e non consorziate della provincia di Varese. Fanalino di coda, quest’anno, è il piccolo comune di Marzio, con il 43,46%.

E’ IL SACCHETTO INTELLIGENTE A FARE LA DIFFERENZA

Gran parte di questo “salto in avanti” della provincia nella raccolta differenziata è merito di una innovazione tecnologica: il “secchiello intelligente” con chip Rfid che permette di localizzare perfettamente a chi appartengano i rifiuti, e perciò “punirlo” o “premiarlo” a seconda della sua capacità di differenziare.

Un miglioramento, in blocco, è stato nelle valli del Verbano che hanno recentemente rinnovato il sistema di gestione dei rifiuti nei comuni della Comunità Montana Valli del Verbano: nel 2015 altri 7 comuni si sono dotati del secchiello con RFID, dopo i primi 5 del 2014, facendo fare alla zona un balzo in avanti per virtuosità.

Un altro pioniere è il Comune di Malnate, che dopo la sperimentazione con il chip, è diventato anche il secondo Comune della provincia a Tariffa Puntuale (TARIP), insieme allo storico Cassano Magnago: in questi due comuni grazie al chip si paga esattamente per quel che si produce, in fatto di rifiuti.

Chippizzati sono anche i Comuni di Cairate, Caronno Varesino, Castelseprio, Lonate Ceppino, che si uniscono a Castellanza nell’utilizzo del sacco con RFID, e il comune di Caronno Pertusella, che nel 2015 giunge a regime nell’utilizzo del sacco con RFID.

Ad alte prestazioni, malgrado l’assenza della tecnologia continuano a mantenersi i comuni appartenenti al consorzio Coinger:  in questo caso graze ai rigidissimi controllo sul sacco viola. I comuni Coinger non fanno più parte della top ten ma sono comunque passati dal 67% al 74% di raccolta differenziata, fin dal 2012.

PROSSIMA SFIDA: LA TARIFFA PUNTUALE

Per ora sono solo due, ma sicuramente la Tariffa puntuale (TARIP) è il prossimo “salto in avanti che faranno i comuni della provincia di Varese. Permette infatti di premiare, anche economicamente, chi differenzia meglio e attraverso quello spingere molti altri utenti a migliorare la loro raccolta differenziata.

I due comuni in provincia che l’hanno già adottata sono quello di Cassano Magnago e quello di Malnate. Quelli che più probabilmente la adotteranno per primi, dopo di loro, sono i comuni che utilizzano già il “secchiello intelligente”: è grazie alla tecnologia rfid che è possibiele monitorare infatti, con puntualità, i veri consumi delle famiglie.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

Il web è meraviglioso finchè menti appassionate lo aggiornano di contenuti interessanti, piacevoli, utili. Io, con i miei colleghi di VareseNews, ci provo ogni giorno. Ci sosterrai? 

Pubblicato il 06 Ottobre 2016
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