Olio di palma, cinque cose da sapere

Humanitas Salute pubblica un approfondimento su questo grasso così presente in tanti prodotti da forno e sulle conseguenze che può avere sulla salute

olio di palma

(Fonte: Humanitas Salute) L’olio di palma è un grasso così presente in tanti prodotti da forno, creme e gelati industriali, che è facile assumerlo ogni giorno sotto diverse forme. Molti si chiedono cosa succeda all’organismo se si mangiano ogni giorno prodotti realizzati con olio di palma.

«La risposta è nella composizione chimica dell’olio di palma raffinato e utilizzato dall’industria alimentare, così diverso da quello vergine che invece è un grasso con un buon profilo nutrizionale, ricco di betacarotenoidi e antiossidanti, ma dal costo molto elevato e quindi non usato dall’industria – spiega la dottoressa Manuela Pastore, dietista clinico della Direzione Sanitaria dell’Istituto Clinico Humanitas. – Infatti, per la produzione industriale viene preferito l’olio di palma raffinato, molto più economico e vantaggioso che, a causa dei vari processi di raffinazione a cui è sottoposto, diventa dannoso per la salute, per la presenza di acidi grassi trans di cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità limita l’assunzione all’1% del fabbisogno calorico giornaliero».

L’olio di palma diventa così un grasso ad elevato contenuto di acido palmitico, un acido grasso a lunga catena responsabile della formazione di placche arteriosclerotiche oltre ad essere coinvolto nel processo di produzione endogena di colesterolo. Anche se olio di palma e burro sono entrambi grassi usati dall’industria per la realizzazione di prodotti gustosi e friabili, il burro, considerato anch’esso un grasso da consumare in quantità moderate, può però causare meno problemi di salute rispetto all’olio di palma perché il burro è ricco di acidi grassi saturi a corta catena usati dall’organismo come fonte energetica. Per questi motivi non solo è meglio evitare o limitare al minimo alimenti contenenti olio di palma ma occorre anche considerare i grassi che vengono utilizzati al suo posto. Infatti, l’olio di girasole o di mais con cui viene sostituito l’olio di palma non sopportano le alte temperature, e questo provoca l’alterazione degli acidi grassi insaturi contenuti in questi oli vegetali che si trasformano in grassi trans, dannosi per la salute tanto quanto l’olio di palma raffinato. Oltre all’insalubrità dell’olio di palma raffinato usato dall’industria si dovrebbe tenere conto anche di un altro aspetto importante, ovvero l’impatto ambientale della produzione di olio di palma che sta promuovendo la deforestazione di ampie aree tropicali, mettendo a repentaglio l’intero ecosistema. Pertanto, nella scelta di un prodotto confezionato è meglio preferire quelli ottenuti con olio di oliva o extravergine d’oliva oppure burro di buona qualità.

Olio di palma, 5 cose da sapere:
1. l’olio di palma integrale non raffinato di colore rosso contiene il 49% di acidi grassi saturi ma non è dannoso per la salute se assunto con moderazione

2. l’olio di palma raffinato di colore chiaro usato nella produzione industriale di molte merendine, creme, cracker, pane e biscotti, si arricchisce di prodotti della raffinazione dannosi per salute (acidi grassi trans o idrogenati) presenti anche in altri prodotti raffinati

3. se la quantità di olio di palma integrale non raffinato non dovrebbe superare il 10% delle calorie giornaliere, l’olio di palma raffinato non dovrebbe superare l’1%

4. superare le quantità raccomandate di olio di palma, così come per i grassi di origine animale, può risultare dannoso per la salute di cuore e arterie. Meglio preferire prodotti realizzati con olio extravergine di oliva o burro di ottima qualità

5. anche se integrale, l’olio di palma va consumato con moderazione all’interno di una dieta varia ed equilibrata

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Pubblicato il 20 Ottobre 2016
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