Piscopo e Turandot, il baritono varesino alla conquista della Cina

Un altro successo per il direttore artistico del Premio Letterario della Rondineche riserverà ai suoi concittadini una grande sorpresa prima di Natale

Avarie

Il direttore artistico del Premio letterario “Ti scrivo questa lettera…” Daniele Piscopo è ritornato carico di energie e stimoli per una nuova stagione, grazie alla magia di uno spettacolo che si è ripetuta in 4 repliche, “sold out” da mesi, e con un cast internazionale di cui il baritono varesino ha fatto parte: l’opera incompiuta Turandot, di Giacomo Puccini, che ha rinnovato il suo clima di fiaba nel prestigioso e ambitissimo Teatro di Macao in Cina.

È il personaggio del Mandarino, a cui Piscopo ha dato voce e corpo, che apre la rappresentazione e ha il privilegio di dare l’avvio alla vicenda, introducendo i temi che caratterizzano la fiaba: un fantastico impasto di esotici splendori, dispotica crudeltà, sentimento e passione, sostenuto e avvolto dalle note struggenti e immortali dell’ultimo Puccini. I costumi sontuosi e le scenografie di William Orlandi hanno ricreato “la Pekino ai tempi delle fiabe”, come indicato dalle didascalie del libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, degna cornice a questo dramma lirico, con una cura dei dettagli e uno sfarzo quale ormai si vede raramente nelle produzioni occidentali.

L’occasione era, infatti, una celebrazione voluta per il 30° anniversario del “Macau International Music Festival” e la presenza di Daniele Piscopo al fianco di artisti di fama come Jorge de Leon, Warren Mok , Rudy Park, Lana Kos e  Valeria Sepe, non può che inorgoglire i conoscitori del bel canto e ammiratori del baritono italiano. La collaborazione fra il direttore d’orchestra Lü Jia   e il regista Giancarlo Del Monaco, l’uno il più famoso direttore cinese e l’altro figlio del rimpianto tenore Mario Del Monaco, ma entrambi star di livello mondiale, ha messo in risalto la caratteristica dell’opera, che dimostra l’approccio di un compositore occidentale alla cultura cinese e come l’opera presenti con le sue arie più celebri, ad esempio il conosciutissimo “Nessun dorma”, un contrasto che ha comunque contribuito a rendere noti ovunque i motivi della melodie popolari cinesi.

A sottolineare i momenti più drammatici e quelli grotteschi che punteggiano la vicenda è chiamato il National Chorus di Korea, che ha interpretato mirabilmente la voce al popolo di Pekino, non un puro e semplice sfondo sonoro, ma un vero e proprio personaggio a cui è dato di esprimere empaticamente le sensazioni del pubblico.

Grande successo delle recite, come evidenziato dalla stampa locale e grande trampolino per Daniele Piscopo che sarà impegnato a novembre al Teatro Verdi di Pisa nella rappresentazione di “Gianni Schicchi” dello stesso compositore toscano, un’opera in cui la verve interpretativa di Daniele potrà essere valorizzata appieno e, a segnarne la versatilità, l’appuntamento che lo vedrà a dicembre al Teatro Coccia di Novara, fra gli interpreti de ”La rivale”, un’opera contemporanea di Marco Taralli.

Daniele Piscopo non dimentica tuttavia il suo impegno per la diffusione e l’apprezzamento della cultura musicale e riserverà una sorpresa ai suoi concittadini, e non solo, nel periodo precedente il Natale: un modo generoso e simpatico per tenere alta e ben desta l’attenzione sulle vicende del cantante e sul suo impegno sociale oltre che artistico.

“La Rondine di Cadegliano Viconago ringrazia per il suo apporto questo giovane talento del panorama lirico e artistico nazionale, consapevole di quale prezioso valore esso aggiunga alle sue iniziative”, dicono da “La Rondine.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Ottobre 2016
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