Valzer dei dirigenti, Galimberti fa i nomi

Con la riorganizzazione cambiano tutti gli incarichi di vertice. Il sindaco corregge il tiro sui "pigroni" ma avverte: "L'ente deve migliorare"

Comune Varese

La girandola di dirigenti in Comune è stata ufficializzata questa mattina, durante un’assemblea con tutti i dipendenti nel Salone Estense. Il sindaco Davide Galimberti ha applicato un radicale turn over, un valzer che rimescola le carte e che rappresenta una rivoluzione degli incarichi mai attuata negli ultimi 20 anni.

I NOMI

Ma veniamo alle nuove dirigenze.

La Polizia locale rimane guidata dal comandante Emiliano Bezzon.

L’area 1 servizi amministrativi e istituzionali sarà guidata da Emanuela Visentin.

L’area 2 risorse umane, organizzazione, partecipazione, comunicazione e politiche giovanili sarà guidata da Rita Furigo.

L’area 3 delle risorse finanziarie rimane alla stessa Rita Furigo ad interim, poichè devono essere espletate le procedure del recente concorso che ha assegnato a un dirigente proveniente da un altro comune la carica.

L’area 4 gestioni tributarie e valorizzazione del patrimonio sarà guidata da Elio Carrasi.

L’area 5 servizi alla persona sarà affidata ad Andrea Campane.

L’area 6 attività produttive e semplificazione sarà guidata da Giuseppe Longhi.

L’area 7 servizi culturali, museali, turistici sarà affidata a Daniele Michieletto.

L’area 8 verde pubblico e tutela ambientale avrà come dirigente Marco Roncaglioni.

L’area 9 gestione del territorio sarà guidata da Gianluca Gardelli.

L’area 10 lavori pubblici, Infrastrutture e reti avrà come dirigente Franco Andreoli.

La proclamazione di Davide Galiberti, nuovo sindaco di Varese

I PIGRI

Il discorso del sindaco Davide Galimberti era molto atteso, anche perché martedì scorso, durante una riunione con i funzionari, il primo cittadino aveva pronunciato una frase che, amplificata dalla stampa, ha creato dibattito: “Chi non lavora verrà annientato”. Il sindaco ha cercato di stemperare i toni e ha affermato che è stata la stampa a estrapolare una frase da un discorso complessivo (ma non ha smentito di averla pronunciata, mentre in consiglio comunale aveva affermato che esistono dei dipendenti pigri).

Oggi però ha fatto un discorso a tinte positive: ha affermato che il 99,9% dei dipendenti fa bene il proprio dovere e che ci sono delle inefficienze minime che  vanno risolte affinché l’ente possa funzionare meglio. Ha anche spiegato che i cittadini sono i datori di lavoro del sindaco e dei dipendenti; che bisogna offrire un servizio più efficiente; cancellare l’immagine pubblica negativa che giornali e tv danno della pubblica amministrazione; togliere dalla testa della gente immagini come quella del dipendente comunale di Sanremo che va a timbrare in mutande il cartellino e poi se ne torna a letto. “La riorganizzazione è basata sul merito” ha comunque osservato ed è passato quindi a illustrare le nuove dirigenze, con le aree ridisegnate la scorsa estate.

REAZIONI

Tra i dipendenti albergano sentimenti diversi: ogni rivoluzione organizzativa incontra resistenze ed entusiasmi. La rsu finora non si è espressa, mentre i commenti nei corridoi sono complessi e articolati. Nella giunta si sottolinea tuttavia come dopo tanti anni di “incrostazioni”, così ad esempio li definisce l’assessore Roberto Cecchi, una turnazione vada a favore della trasparenza, poiché rimanere per troppo tempo nello stesso incarico non è una casa sana.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 21 Ottobre 2016
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