“Vogliono riportare il Del Ponte indietro di decenni”

La Fondazione Ponte del Sorriso e Aguav replicano all'assessore Gallera e al direttore Bravi e criticano l'idea di riportare la cura dei bambini in ambito adulto

Varese - Principesse e supereroi all'Ospedale del Ponte

«Da oltre 25 anni lottiamo affinché i bambini abbiano non solo strutture adeguate, ma soprattutto personale pediatrico dedicato. Perchè un bambino in ospedale non è un piccolo adulto, ma prima di tutto un bambino»

Emanuela Crivellaro, Presidente della Fondazione Ponte del Sorriso replica, d’intesa con Tiziana Basso Roi dell’associazione AGUAV, ai chiarimenti dell’assessore regionale Gallera e del direttore dell’ASST Sette Laghi Bravi sulle scelte del futuro al Del Ponte: « È un principio sul quale si basa tutta la nostra attività, che non abbiamo inventato noi, ma che fu enunciato, tanti tanti anni fa, da un grandissimo pediatra, Roberto Burgio, ormai scomparso, professore universitario di Pavia considerato il padre della Pediatria, autore di infiniti testi, persona di levatura mondiale.  Un principio per il quale abbiamo sollecitato il progetto del nuovo polo materno infantile, nel quale le specialità pediatriche non devono essere un’appendice dei reparti degli adulti, ma unità che si occupano in modo specifico delle malattie dei bambini perchè le patologie dell’infanzia e adolescenza sono diverse dalle malattie degli adulti. Se non si salva questo concetto fondamentale nella cura dei bambini, non faremo mai il loro bene e non salvaguarderemo mai la loro salute ed il loro benessere».

La spiegazione fornita oggi dalle istituzioni contro la raccolta firma lanciata dalla Fondazione insieme a AGUAV metterebbero, dunque, a nudo l’intento di ridimensionare il progetto del polo materno infantile: « Forse la Direzione Strategica che aveva messo a punto il POA precedente nel 2012 aveva iniziato a far confluire nel materno infantile tutto ciò che riguarda il pediatrico, in virtù di questo caposaldo. Viene allora spontaneo chiedersi perchè, invece, questa Direzione Strategica sta avviando il processo inverso, con una modalità in controtendenza rispetto alla moderna concezione di sanità pediatrica, sconfessando di fatto il lavoro fatto dai dirigenti precedenti, ma soprattutto riportandoci indietro di almeno 40 anni, quando i bambini venivano curati nei reparti e con strumentazioni per adulti».

«La Cardiologia Pediatrica non deve “germogliare”  in un dipartimento per adulti perchè non è un semplice “seme”. E’ un vero e proprio reparto che è nato al Del Ponte negli anni ’90 per un interesse mirato del dr. Giuseppe Gege Rossi ed in esso si è evoluto ed è progredito. Deve continuare a crescere, come ha fatto in questi anni, all’interno del Dipartimento Materno Infantile, per mantenere intatta la sua peculiarità e la sua vocazione ad indirizzo pediatrico. Così come tutte le altre specialità pediatriche devono trovare il loro futuro nel Dipartimento Materno Infantile per garantirne lo sviluppo. E nessuna deve essere demansionata, come invece si prevede per l’Urologia Pediatrica o tolta, come per la Neuropsichiatria Infantile».

Una difesa che l’associazione AGUAV ha deciso di sostenere perché il servizio di audiovestibologia, tra i migliori in Italia ed in Europa nella cura della sordità sia in età pediatrica che in età adulta, venga riconosciuto come centro di riferimento regionale.

«Il nuovo polo non è ancora partito e già la sensazione è che gli si vogliano tarpare le ali.  Capiamo le esigenze di un disegno “globale” di rivedere l’assetto aziendale generale, ma non ci devono rimettere i bambini e alla luce di quanto dichiarato, la nostra campagna raccolta firme sarà ancora più forte ed incisiva». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Ottobre 2016
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