A Firenze per il restauro, l’opera di Andlovitz torna a casa

L'opera del famoso ceramista sarà riportata in paese venerdì, dopo otto anni di lavori. L'amministrazione cerca un posto dove esporla

Midec Laveno Mombello

Tornerà a Laveno Mombello il prossimo 2 dicembre il grande pannello di Guido Andlovitz.

Dopo un lungo lavoro di restauro, l’opera del design considerato insieme ad Antonia Campi una delle figure più importanti della ceramica di Laveno Mombello, torna nel suo paese. Ora l’amministrazione comunale sta pensando al posto più adatto per esporla al pubblico e sopratutto una parete che possa ospitarla nella sua interezza.

L’opera infatti, è grande circa cinque metri per cinque ed è una gigantesca composizione di piastrelle realizzate nel 1938 in occasione della Mostra dell’Autarchia di Roma con l’intento di rappresentare la grandiosità delle ceramiche di Laveno Mombello.

Le piastrelle infatti, sono disegnate una ad una e rappresentano le materie prime, le fonti di energia e le relative zone di provenienza (San Vincenzo, Gattinara, Tremenico, Ticino, Vizzola Ticino) dei materiali utilizzati per la lavorazione della ceramica; più in basso sono illustrate le lavorazioni tecniche della terraglia con figure di operai ed operaie, ancora più sotto una veduta complessiva del panorama di Laveno Mombello.

Un’opera importante che racconta uno spaccato della storia del Lago Maggiore e della lavorazione della ceramica. Le piastrelle, in passato, erano state esposte al Museo Midec – Museo Internazionale di Design Ceramico di Laveno Mombello ma separate una dall’altra. Oggi l’intenzione è quella di trovare uno spazio sufficiente per esporre l’opera in tutta la sua interezza.

Il restauro è iniziato nel 2008 quando l’amministrazione comunale individuò una professionista del settore di Firenze, Anna Maria Gross, per procedere con i lavori. Il costo è stato di circa 12 mila euro.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 29 Novembre 2016
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