Allarme per un Tso. L’uomo è stato trovato

Era sfuggito a un trattamento a Cittiglio e si era diffuso il panico sui social network. Carabinieri e Polizia lo hanno rintracciato nella notte

carabinieri

Panico sui gruppi Whatsapp e Facebook di mezza provincia, genitori allarmati, segnalazioni che provengono dai luoghi più disparati. E’ un caso che pone tanti interrogativi quello avvenuto in queste ore tra i cellulari di tantissimi cittadini, ma la soluzione è arrivata nella notte a Malnate.

La storia è rilevante perché la notizia di un malato in fuga da un Tso è stata condivisa da moltissimi cittadini. Nei messaggi veniva mostrata la carta di identità di un uomo sottoposto a un procedimento sanitario e non raggiunto da specifici provvedimenti giudiziari. Non si conosce l’origine della catena di messaggi: il fatto era reale, ma era esagerato rispetto alla sua consistenza (ad esempio non c’era nessuna accetta)

AGGRESSIONE ALLA MOGLIE

I fatti, nudi e crudi, sono questi. Un uomo di Malnate, da qualche tempo, manifesta disturbi comportamentali. La moglie, allarmata, ottiene che il marito si sottoponga a una visita con un medico, il quale consiglia un accertamento sanitario obbligatorio: si tratta di una procedura che porterà al Tso, e prevede l’obbligo di sottoporsi a una visita con l’autorità sanitaria. Lunedì mattina, l’uomo viene portato in ambulanza all’ospedale di Varese per la visita. L’esito arriva nel pomeriggio e i medici richiedono il Tso. La polizia locale di Varese nel pomeriggio di lunedì avvia la procedura di trattamento sanitario obbligatorio (che per legge viene firmato dal sindaco) e portano l’uomo nell’ospedale di Cittiglio.

Per motivi da accertare, il malato “evade” dalla struttura e fa ritorno a casa proprio a Malnate tra la notte di lunedì e martedì. Esce di casa utilizzando l’auto di famiglia.

Nella serata di martedì si diffonde un allarme sui social network circa la presenza di un uomo “armato di ascia e coltello”, sfuggito a un tso a Cittiglio, che si aggira per il Varesotto. I carabinieri e la polizia si attivano per cercarlo, ma è abbastanza evidente, alle forze dell’ordine, che l’uomo tornerà a Malnate. Le volanti della questura, e i carabinieri del Radiomobile di Varese e della stazione di Malnate lo cercano per tutta la serata.

Lo incrociano due volte, a Malnate, tra le 2 di notte e le 5 di mattina. Al terzo tentativo lo fermano davanti alla sua abitazione, questa mattina all’alba, poco dopo le 5. La polizia lo riconduce al Tso, tecnicamente dovrebbe trattarsi di un nuovo Tso in ospedale, salvo disposizioni diverse che potranno essere decise dal magistrato di turno. Non risulta tuttavia, fino a questo momento, che avesse un’arma con sé.

L’episodio, che ha coinvolto solo una famiglia e le forze dell’ordine, sarebbe probabilmente passato inosservato se non vi fosse stato un allarme pervasivo e persistente in queste ore, gridato in particolare sui gruppi whatsapp dei genitori delle scuole. Sui social è stata anche pubblicata la foto i documenti dell’uomo sottoposto Tso. Lo stesso sindaco di Malnate Samuele Astuti afferma su facebook di aver ricevuto molte telefonate allarmate, ma che il caso è stato risolto in 24 ore.

(Aggiornamento ore 11.30)

Una denuncia, rispetto a quanto scritto nei primi articoli, è stata effettivamente presentata alla polizia di stato, ma riguarda solo il comportamento minaccioso tenuto dall’uomo nei 4 giorni precedenti al fatto. Abbiamo invece rettificato due informazioni: la moglie non è stata picchiata, non è stata lei a dire che l’uomo aveva un’arma.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 24 Novembre 2016
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