“Avanti con il controllo di vicinato”

Il sindaco Cassani e l'assessore Caruso confermano l'appuntamento. "Chi ha fatto quelle scritte è un ignorante"

scritte controllo di vicinato Gallarate

«Noi al Controllo di vicinato diciamo sì. E a maggior ragione, dopo l’inqualificabile scritta apparsa questa mattina a Cedrate, ribadiamo ad alta voce la nostra posizione». Il sindaco Andrea Cassani e l’assessore alla sicurezza Francesca Caruso vanno avanti per la loro strada e mostrano la locandina dell’incontro pubblico in programma proprio nel rione cedratese giovedì sera alle 21, all’oratorio di via Gasparoli.

«Noi ovviamente ci saremo e invitiamo la cittadinanza a intervenire». Il primo cittadino non nasconde il suo disappunto davanti al muro imbrattato con la scritta “No al controllo di vicinato, sorvegliare è punire”. «Sono molto contrariato ma, allo stesso tempo, non posso definirmi sorpreso. Del resto so bene che in città gravita un piccolo gruppo di presunti anarchici. La mia opinione è semplice: chi trova il tempo per imbrattare la recinzione dell’oratorio dove avverrà il dibattito è un ignorante. Dubito che la “A” con la quale si firma questa gente stia per anarchia, è più probabile che questi soggetti abbiano smesso di imparare l’alfabeto fermandosi alla prima lettera».

Da parte sua, l’assessore Caruso rilancia: «Invito tutti gli altri rioni a seguire l’esempio del comitato di Cedrate, il primo a chiedere l’introduzione del Controllo di vicinato. L’assemblea di giovedì è perciò aperta a tutti i gallaratesi di tutti i quartieri. Walter Valsecchi, responsabile regionale dell’Associazione, spiegherà l’utilità di questo servizio, forte di un dato che parla da solo: nelle zone dove è stato introdotto, i furti sono diminuiti del 70 per cento. Nessuno vuole sostituirsi alle forze dell’ordine, semplicemente si vuole creare un meccanismo di collaborazione tra vicini, utile ad alzare il livello di sicurezza e soprattutto a prevenire certi reati: rivolgersi a chi di dovere appena si notano persone e movimenti strani può davvero significare tenere alla larga ladri e truffatori. Mi dispiace che qualcuno voglia a tutti i costi male interpretare questo tipo di iniziativa e la voglia strumentalizzare: non è andando a scrivere sui muri di notte il modo corretto per manifestare il proprio dissenso».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 30 Novembre 2016
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