Avramovic imprendibile, la OJM spezza la “serie nera”

Varese espugna 83-87 il campo di Pesaro e tira il fiato dopo cinque sconfitte in fila. Il serbo ed Eyenga decisivi nell'ultimo periodo. Ma i problemi non sono svaniti

Openjobmetis Varese - Pasta Reggia Caserta 93-74

Tirare il fiato, in cima a una salita che sembrava infinita. La sensazione è questa, per la Openjobmetis, che dopo 5 sconfitte consecutive tra coppa e campionato ritrova il successo: i biancorossi lo fanno in trasferta, sul parquet di Pesaro (83-87), e strappano due punti importanti tanto per il morale quanto per la classifica della Serie A.

Un sospiro di sollievo che non soffia via i problemi, sia chiaro, ma che serve ugualmente a riportare un po’ di serenità in un ambiente che, tra le altre cose, si è interrogato sino alla palla a due su Anosike (che ha giocato, e lo ha fatto bene) e che continuerà a dibattere della situazione che riguarda Maynor e Johnson, che continuano a non convincere. A differenza del tandem vincente di giornata, quello formato da Avramovic ed Eyenga: il giovane serbo disputa un ultimo quarto sontuoso, infilando anche le triple che respingono gli ultimi assalti marchigiani, l’ala congolese si conferma opzione determinante in attacco e completa l’opera dalla lunetta quando la palla pesa.

Oltre ad Anosike, di cui abbiamo già accennato, la partita di Pesaro ha restituito anche il “vero” Campani, cruciale nella prima parte di gara, quando cioè la Openjobmetis ha messo le basi del successo. Solo le basi però, perché la squadra di Moretti è ciclicamente tornata a mostrare anche la parte meno buona di sé, sprecando il +15 a cavallo dell’intervallo e, successivamente, anche un nuovo +12 all’interno del quarto finale. Ma, a differenza di altre volte, Varese ha tirato con percentuali decisamente buone (60% da 2, 42% da 3) e trovato soluzioni offensive efficaci, affidandosi a chi era in palla. Ora, con un po’ più di tranquillità (ma Johnson e Maynor restano “casi” aperti; per Anosike vedremo) Varese può preparare le due gare interne contro il Rosa Radom e Brescia: gare più che abbordabili a patto che si continui a “ripulire” il gioco e a tirare come a Pesaro. Ce la faranno i nostri eroi?

COLPO D’OCCHIO – La grande Adriatic Arena è piena per metà in occasione di una classica del basket italiano. Pubblico di casa carico dopo la bella vittoria su Venezia, ma non mancano anche alcuni sostenitori arrivati direttamente da Varese, tra gli Arditi, i pullmini di alcuni “fedelissimi” del palazzetto e qualche cuore biancorosso che vive in centro Italia.

PALLA A DUE – C’è Norvel Pelle in quintetto base per Paolo Moretti, che conferma anche Cavaliero (ex di turno) vista l’apatia di Johnson. A disposizione anche OD Anosike, altro ex, dopo il discusso stop dovuto al mal di schiena. Tutti stranieri i titolari di Piero Bucchi, alla prima stagione sulla panchina della Vuelle.

LA PARTITA – L’avvio parla di attacchi fermi (6-6 dopo 5′) e di due falli immediati a carico di Pelle, subito seduto per fare spazio ad Anosike. Varese tuttavia è la prima squadra ad accendersi: i biancorossi difendono bene, i locali sono molto imprecisi e così alla prima pausa arriva uno “strappetto” lombardo, 13-17.
Ma è il secondo periodo quello più di marca Openjobmetis: un Campani spiritato segna 8 punti con due triple e, insieme a Eyenga, è il fautore di un break che permette a Varese di arrivare anche a +15, salvo poi farsi infilare da Harrow nel finale. Alla pausa lunga è 30-38.
Il momento non brillante della squadra di Moretti però prosegue anche al rientro sul parquet, tanto che a quota 46 arriva anche il pareggio di Pesaro, che resterà l’unico. Una tripla di Cavaliero ridà fiato e morale agli ospiti, con Anosike e Avramovic che contribuiscono a mantenere il vantaggio: +4 alla terza sirena (54-58) con Pesaro che non vuole mollare.

IL FINALE – L’ultimo quarto è particolarmente prolifico (29-29 il parziale), perché gli attacchi hanno di continuo il sopravvento. Quello di casa si affida soprattutto a Jones sul quale si spendono, senza risultati, Pelle e Anosike, Kangur ed Eyenga: spinta dal suo lungo (27 punti) e da Harrow la Consultinvest prova più volte a scalfire il vantaggio di Varese che però, pur tremando, trova sempre il modo di reagire. Anche con Johnson, che a un certo punto sfodera due triple vincenti che valgono un improvviso +12, salvo poi fallire i tre possessi successivi. E quindi Pesaro torna sotto, approfittando dei tentativi falliti da Maynor ma pagando dazio su Eyenga, preciso in lunetta. E quando i padroni di casa cercano l’assalto finale vengono respinti da altri due canestri pesanti, firmati da uno spiritato Avramovic. I suoi canestri (pregevole anche un cesto in avvicinamento e step back) valgono oro, quelli di Harrow solo una speranza per i tifosi pesaresi, spenta sull’ultimo errore a 10” dalla fine.

CONSULTINVEST PESARO – OPENJOBMETIS VARESE 83-87 (13-17, 30-38; 54-58)

PESARO: Fields 9 (3-6, 0-1), Gazzotti 2 (1-1), Thornton 11 (3-4, 1-8), Jasaitis 4 (0-2, 1-2), Ceron 1 (0-1, 0-2), Jones 27 (9-16, 1-3), Nnoko 5 (1-2), Zavackas 3 (1-3), Harrow 21 (8-13, 1-2). Ne: Cassese, Bocconcelli, Serpilli. All. Bucchi.
VARESE: Anosike 10 (5-6), Maynor 4 (1-5, 0-1), Avramovic 21 (6-9, 2-5), Pelle 7 (3-3), Bulleri 3 (1-2 da 3), Cavaliero 5 (1-2, 1-1), Campani 10 (2-2, 2-3), Kangur 2 (1-2, 0-1), Eyenga 19 (5-8, 0-2), Johnson 6 (0-2, 2-4). Ne: Canavesi, Ferrero. All. Moretti.
ARBITRI: Lanzarini, Baldini, Calbucci.
NOTE. Da 2: P 26-48, V 24-40. Da 3: P 4-18, V 8-19. Tl: P 19-24, V 15-20. Rimbalzi: P 38 (14 off., Jones 10), V 28 (5 off., Maynor 6). Assist: P 13 (Thornton, Harrow 4), V 18 (Maynor 5). Perse: P 13 (Fields, Thornton 3), V 11 (Cavaliero 3). Recuperate: P 7 (Jasaitis, Jones 2), V 9 (Avramovic 3). Usc. 5 falli: Jasaitis, Ceron.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Novembre 2016
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