Eolo? Provatelo va veloce come un dio

«Scusi, ma voi siete quelli della pubblicità che dice: “Figlio di Poseidone …”». Lo studente di terza media dell’Istituto comprensivo Ponti di Gallarate, di Eolo, conosceva la pubblicità che si ascolta per radio. In fondo ha ragione, è un nome curioso che si rifà alla mitologia greca. Eolo è infatti il dio dei venti ed è lo stesso Luca Spada, fondatore, presidente e ceo dell’internet provider di Busto Arsizio, a spiegare in un video le ragioni di questa scelta. «Cercavo un nome che ricordasse le montagne e l’aria perché nel nostro caso i bit vengono trasportati dal vento, dalla radiofrequenza».

Eolo spa ha tre sedi in Italia: una a Roma, per tenere i rapporti con il ministero dello Sviluppo economico, una a Padova e il quartier generale di via San Bernardo a Busto Arsizio dove gli studenti  dell’istituto Ponti hanno trascorso un’intera mattinata per il Pmi Day, iniziativa dell’Unione Industriali di Varese il cui scopo è  far crescere la cultura di impresa tra i ragazzi. E il modo più efficace è farli entrare nelle aziende per fargli toccare con mano il processo produttivo di beni e servizi.

Eolo spa, che in origine si chiamava Ngi, è uno dei pochi operatori di telecomunicazioni a capitale interamente italiano i cui azionisti sono il fondatore Luca Spada per il 55% e il gruppo Elmec per il 45%. Negli anni è diventata leader nel campo della banda ultra-larga per il mercato residenziale e delle imprese e può vantare una customer base su tutto il territorio nazionale di oltre 220.000 clienti attivi. Dà lavoro a 250 persone che forniscono connettività e assistenza dalla Liguria fino all’Abruzzo. Nell’ultimo anno ha fatto registrare un fatturato di 57 milioni di euro, in crescita del 30% rispetto all’anno precedente.

COME FUNZIONA EOLO – Per portare la banda larga ovunque, anche nelle zone non coperte dai servizi adsl, i tecnici posizionano un’antenna in un punto di riferimento del territorio e all’abbonato una piccola antenna sul tetto o sul balcone che viene orientata con quella principale e così il collegamento è stabilito. Eolo di fatto realizza una propria rete di trasporto dei bit, totalmente indipendente da tutte le altre. Arriva dappertutto, quindi ideale per rispondere al digital divide, cioè il divario tecnologico che penalizza molti territori, soprattutto in montagna e nelle valli.

Gi studenti, dopo aver ascoltato la presentazione dell’azienda e il funzionamento del collegamento wi-fi tramite le radiofrequenze, hanno potuto sperimentare all’esterno con i tecnici di Eolo la configurazione di un’antenna. Divisi in tre squadre, cuffie in testa e portatile collegato, si sono sfidati nell’orientamento delle parabole. Il miglior collegamento – guarda caso – è stato effettuato dalla squadra che tra le sue fila aveva più ragazze.

IL FUTURO È QUI  – «La nostra è un’azienda giovane fatta da giovani – spiega Giulia Corgatelli, dell’ufficio risorse umane – l’età media è di 32 anni, con una buona presenza di donne. In genere a noi interessano persone che abbiano conoscenze tecniche ma che non siano solo tecnici perché il nostro lavoro richiede una buona empatia con le persone, sia nella fase di installazione che di assistenza. Lavoriamo preferibilmente con i neodiplomati perché qui in azienda ci sono grandi opportunità di crescita».

Letteralmente rapiti dal van Eolo, un camper per il marketing “itinerante” dotato di un’antenna telescopica e di tutta la tecnologia necessaria per una dimostrazione, i ragazzi hanno lanciato i loro slogan commerciali per convincere ipotetici acquirenti ad acquistare un abbonamento. «Provatelo, va proprio da dio».