Storie di Imprese

Giuseppe Buonarrivo, a Busto Arsizio una piccola fetta di mondo

Giuseppe Buonarrivo, hair stylist di Busto, ha ospitato per il secondo anno gli studenti dell’istituto professionale croato Obrtnička škola za osobne usluge

Giuseppe Buonarrivo, a Busto Arsizio una piccola fetta di mondo diverso dal nostro

Giuseppe Buonarrivo, hair stylist di Busto, ha ospitato per il secondo anno gli studenti dell’istituto professionale croato Obrtnička škola za osobne usluge: «Orgoglioso di questo risultato ma l’Italia, quando va all’estero, non deve mai venir meno all’impegno di rappresentare sé stessa con professionalità e facendo gioco di squadra»

Galleria fotografica

Giuseppe Buonarrivo, a Busto Arsizio una piccola fetta di mondo diverso dal nostro 4 di 4

«Ho avuto un privilegio, quello di poter ospitare a Busto Arsizio una piccola fetta di mondo diverso dal nostro, in termini professionali oltre che anagrafici, e di cogliere l’entusiasmo di chi ha riconosciuto, in noi, il valore di un’artigianalità fatta di passione, professionalità, sartorialità, buon gusto e fantasia». Nelle parole di Giuseppe Buonarrivo, 51 anni, a Busto del 1989 e titolare del salone Hair Team di corso 20 settembre 9, c’è tutto l’orgoglio di aver replicato – raddoppiandola – l’esperienza di “Erasmus Plus”, un progetto europeo che dallo scorso anno lega a doppio filo l’hair stylist all’Istituto professionale pubblico Obrtnička škola za osobne usluge di Zagabria, in Croazia.

Già, perché alcuni dei ragazzi che lo frequentano –d’età compresa tra i sedici e i diciotto anni – grazie al supporto dell’Ue e alla disponibilità di Buonarrivo e del suo staff di quattro dipendenti, hanno da due anni la possibilità di volare a  Busto per uno stage di quindici giorni che consente loro di confrontarsi con un modo diverso di lavorare. Un modello-Italia positivo, riconosciuto a livello internazionale come d’eccellenza anche nel campo della moda per acconciature. «Essendo uno degli stilisti del circuito Evos Parrucchieri, ho avuto in questi anni la possibilità di fare formazione in Estonia e San Pietroburgo, per esempio, e ho riscontrato quanto un certo tipo di Italia, all’estero, rappresenti un valore che piace ed è apprezzato – conferma Buonarrivo – Di questo dobbiamo essere fieri ma non dobbiamo mai venir meno all’impegno di rappresentare noi stessi e il nostro Paese con professionalità e facendo gioco di squadra, cosa che purtroppo non sempre – da individualisti quali siamo – ci riesce».

A Busto, però, il gioco di squadra si fa eccome, tanto che dopo l’esordio dello scorso anno, l’istituto croato ha chiesto di poter raddoppiare gli stage, che sono diventati due: «In un mese abbiamo accolto due gruppi di dodici ragazzi, sempre accompagnati da una docente e un’interprete, per i quali ho predisposto, in accordo con i responsabili dell’istituto, un preciso programma formativo». Un programma scandito da ore passate nel salone durante l’orario d’apertura – «e devo dire grazie al mio staff e ai clienti per la disponibilità e il supporto» – e di approfondimenti didattici ad attività chiusa.

Un riconoscimento di prestigio, validato ad aprile da uno show dimostrativo al quale Buonarrivo ha preso parte assieme a due amici-colleghi milanesi, Paolo Roman e Michele Carovigno, ricevendo il plauso di rappresentanti del ministero del Lavoro croato e dell’Unione Europea, oltre che dei dirigenti di altre scuole professionalità locali. «Abbiamo avuto, e lo dico con orgoglio, grande riscontro anche sui media locali, a testimonianza di come questi scambi culturali e professionali siano non solo da coltivare ma anche da valorizzare».

A beneficio di tutti, ragazzi da una parte ed esportazione del made in Busto (e, per estensione, Varese, Lombardia e Italia…) dall’altra. «Il feedback che ricevo dagli studenti è sempre positivo, hanno grandi sogni, molti di loro mi confidano di aver voglia di venire a lavorare in Italia e quasi tutti sono orgogliosi di poter imparare un modo di lavorare e un’organizzazione diversi rispetto a quelli ai quali sono abituati». Anche perché, nell’alternanza scuola- lavoro in loco, spesso l’unica cosa che possono utilizzare nei saloni è la scopa.

In una mail inviata dalla docente a pochi giorni dalla fine del secondo stage, la sintesi è un bilancio: «Grazie della pazienza e della passione, i miei ragazzi vorrebbero ripetere anche subito l’esperienza».

Merito di chi, a Busto, a saputo valorizzarli «come singoli e a livello professionale, affinché possano portare con sé qualche vantaggio e qualche sicurezza in più. E questo – confida l’hair stylist – per me è un orgoglio, ed è la dimostrazione che l’Italia sa fare la differenza».

Il prossimo passo? «Mi hanno già chiesto, per il prossimo anno, la disponibilità ad accogliere per un mese in stage ragazzi che stanno per terminare il ciclo di studi, e dunque entrare nel mondo del lavoro. Una responsabilità, che affronterò mettendo a punto un nuovo piano formativo».

Si sale di un gradino, l’ennesimo del ponte che unisce Busto a Zagabria, attraverso un salone che il titolare definisce «un laboratorio in evoluzione, che dona il suo sapere a una piccola fetta d’Europa» e che trae grande soddisfazione da un’opportunità che ritiene unica: «Rimanere nella memoria e nel background professionale di questi ragazzi, con il savoir faire italiano e di Evos».

C’è solo un rammarico, tutto tricolore: «Perché, in Italia, con gli studenti italiani, esperienze così non sono possibili?».

—————————————–

Hair Team di Buonarrivo Giuseppe
corso 20 Settembre 9 – Busto Arsizio
Telefono: 0331 631479

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 25 Novembre 2016
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Giuseppe Buonarrivo, a Busto Arsizio una piccola fetta di mondo diverso dal nostro 4 di 4

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.