Il fallimento della politica dietro lo scippo della cardiologia pediatrica

Pier fausto Vedani invita i politici varesini a farsi sentire per arginare l'impoverimento dell'offerta sanitaria della città

cardiologia pediatrica

Domani ci sarà un incontro con l’assessore alla sanità Gallera che poco tempo fa aveva rassicurato tutti sul Del Ponte come polo pediatrico.Ci aspettiamo da lui grande franchezza.

Al momento noi possiamo registrare, con quello che si presenta come il dissolvimento di fatto di un completo servizio di cardiologia pediatrica, un’altra tappa dolorosa per il nostro territorio.
La conferma cioè della frana di un sistema sanitario vantato come primo in Italia e non solo, dal clan azzurro di Roberto Formigoni.

Il depotenziamento del Del Ponte, che segue a ruota quello del “Circolo”, non è solo un disastro formigoniano, ma anche e soprattutto del Centrodestra che, da noi in sella dal 1997, ben poco ha dato a una città e a un territorio dai quali ha sempre ricevuto valanghe di voti.

I partiti al potere che indifferenti, genuflessi anzi davanti al Pirellone, hanno assistito al declino del primo servizio al quale la comunità ha diritto, quello per la salute, hanno precise responsabilità, ma non è che in Regione in un passato
anche recente gli oppositori si siano fatti sentire: sempre è sembrato che, nonostante le polemiche e l’evidenza dei fatti, il problema per loro fosse marginale.

Silenzio in Regione, qualche battaglia c’è stata in consiglio comunale a Varese, dove per il Pd più volte hanno alzato la voce Mirabelli e Corbetta, mentre dai banchi della maggioranza la confraternita degli umiliati al massimo si esibiva in requisitorie contro i giornalisti che …non raccontavano la verità! Pensa te che aquile della politica se non sanno nemmeno leggere.

La questione sanitaria con lo scippo della cardiologia pediatrica a danno di quello che doveva essere un centro di riferimento del Nord sta assumendo l’aspetto di una vera ritirata, di una rotta regionale dalle conseguenze pesanti per il nostro territorio: sarà allora il caso di una riflessione generale da parte della politica iniziando con il racconto della verità, vale a dire ci sono conti che per più ragioni da tempo non tornano.

Si deve allora avere il coraggio della verità, ammettere gli errori, stanarne i responsabili, riprogrammare recuperando anche eventuali finanziamenti che hanno preso altre strade.

Cardini di questa iniziativa le istituzioni e i nuovi protagonisti della politica locale. Per esempio Varese 2. 0 credibile per cultura e sensibilità potrebbe avere una
particolare attenzione ai germogli che noi tutti più amiamo, i bambini.

Esagero ovviamente, ma non deve andare in fanteria nel silenzio generale questo ulteriore smantellamento della nostra assistenza sanitaria. Per la quale, avendo essa il massimo di impatto sociale, dovrebbero aprire gli occhi e chiedere conto alla politica anche i protagonisti delle attività lavorative. Diversamente molto presto ci ritroveremo con un potenziale assistenziale e ospedaliero inferiore a quello della Prima Repubblica.

Conosciamo bene i responsabili del flop, i loro partiti. Se non collaboreranno quando sarà il momento tenteremo l’impossibile per mandarli a casa. Non è una minaccia, è una promessa. Di un conservatore, non di un progressista.

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Pubblicato il 16 Novembre 2016
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