Le regioni europee si incontrano a Varese: “Saremo noi a salvare l’Unione”

Iniziata l'assemblea della Calre, l'associazione delle assemblee regionali lombarde. L'appello di Raffaele Cattaneo: "Dobbiamo essere uniti nella diversità, come un'orchestra"

«Le regioni salveranno l’Europa ma solo se avranno la forza, l’intelligenza politica e la capacità di ricostruire un’Europa dal basso». Questa l’affermazione del Presidente della Conferenza delle Assemblee Legislative europee e Presidente della Lombardia Raffaele Cattaneo, emblematica per quanto riguarda i contenuti discussi durante la prima sessione dell’Assemblea Plenaria Calre 2016.

In questo primo appuntamento di una due giorni di incontri si sono alternate le riflessioni di numerosi delegati in rappresentanza dei parlamenti regionali europei. Il Presidente del Comitato delle Regioni Markku Markkula ha esordito con un discorso incentrato sulla necessità di effettuare dei cambiamenti, e soprattutto di imparare a cooperare. «Siamo chiamati a usare le migliori conoscenze a nostra disposizione -ha detto Markkula- e dobbiamo iniziare ad ascoltare e a lavorare con i cittadini per poter venire incontro ai loro bisogni».

La necessità di pensare da una prospettiva differente è stata ribadita anche dalle parole di Fabrizio Sala, Vicepresidente della Regione Lombardia secondo cui per superare un’ Europa fatta da una somma di stati occorre un’Europa di contenuti che deve passare attraverso il colloquio tra le regioni europee. calre

Il lavoro che ha fatto il presidente Cattaneo nella sua veste da presidente dell’associazione e più in generale il progetto Europa è fondamentale non solo economicamente, ma per l’unione della cultura e per vincere le sfide del futuro. Non a caso nel suo intervento ha posto l’accento sulla crisi che l’Europa si trova ad affrontare, a partire dalla Brexit. Se infatti per la prima volta uno Stato è uscito dall’Unione Europea («che da 70 anni garantisce pace e unità», ha ricordato più volte Cattaneo) la Brexit rischia di essere solo l’inizio di un processo di disgregazione in Europa: le statistiche rivelano dati allarmanti ma quanto mai chiari per quanto riguarda il sentimento del popolo, che si vede troppo lontano e poco partecipe.

Il modus operandi che ha proposto Cattaneo è quello di attuare politiche di coesione che investano sui territori: «Bisogna ricominciare senza paura un lavoro costruttivo che richiede tutti i nostri sforzi di paziente cooperazione per creare strade nuove». Secondo Cattaneo il regionalismo europeo è la strada per salvare l’UE, ma solo se le regioni avranno la forza di trovare la strada per ricostruirla dal basso e se sopratutto si riuscirà ad essere «uniti nella diversità, come un’orchestra in cui ognuno suona uno strumento diverso all’interno della stessa canzone».

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Pubblicato il 24 Novembre 2016
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