Nasce a Cassano Magnago il comitato per il No

A guidarlo è una donna

referendum

Anche a Cassano Magnago è attivo il Comitato per il No che al referendum del 4 dicembre chiede ai cittadini di votare NO per la salvaguardia e l’applicazione della Costituzione repubblicana. Il comitato è formato da donne e uomini che danno il loro contributo alla vita pubblica cassanese, che fanno parte di partiti, movimenti ed associazioni, in particolare dell’Anpi, dell’Arci e della Cgil, che svolgono o hanno svolto un ruolo nelle istituzioni democratiche locali e nazionali. I promotori sono: Marina Noce, Maria Rosaria Fosforino, Carmen Chirico, Sergio Russo, Marco Borsani, Rocco Andresani, Rosaldo Boretti, Mirko Guietti, Paolo Rossi, Renato Pagnan, Elio Giacometti, Maria Pellegatta e molti altri

«Il NO – scrivono in una nota i fondatori del comitato – difende e porta avanti i valori altamente innovativi della nostra Costituzione: i principi di libertà, giustizia e uguaglianza, il primato del lavoro, la democrazia. Occorre contrastare il tentativo di stravolgere la conformazione stessa di Repubblica parlamentare delegando poteri a un parlamento formato per buona parte da deputati nominati e non eletti dai cittadini. La riforma  toglie il suffragio universale e accentra i poteri sul Governo ed è scritta in modo talmente confuso tale da provocare contenziosi ed arenare la vita delle istituzioni democratiche. Ma è esattamente questo il rischio e forse l’obiettivo: screditare le istituzioni democratiche in modo che le decisioni politiche vengano prese in altri luoghi con grave danno per il popolo, i ceti deboli e arretramento dell’Italia. Votare No significa arrestare il depotenziamento degli Enti locali e del Comune in primo luogo, tema caro a tutti i cassanesi,  che è dentro nell’inaccettabile accentramento dei poteri della riforma. Una riforma che è stata presa senza mandato elettorale come nei peri di più bui della storia del nostro paese, quando il cosiddetto nuovismo e vitalismo ha significato invece arretramento, sfruttamento, oligarchia, riduzioni dei diritti e delle autonomie delle istituzioni e delle associazioni. Il NO difende e valorizza le pari opportunità , negate nei fatti da una riforma che contrasta il principio di uguaglianza e che fissa un tetto insormontabile per gli investimenti nel sociale di fatto stravolgendo per esempio la conquista della sanità come un diritto e dell’istruzione come istituzione della democrazia; per i si’ tutto questo è facoltativo e condizionato dai poteri della finanza».

 

Cassano Magnago,

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Novembre 2016
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