Qualità della vita, la provincia di Varese al 31esimo posto

È Mantova la provincia italiana dove si vive meglio. E Varese? La provincia dei Laghi mantiene la propria posizione dell’anno scorso, attestandosi al 31esimo gradino della classifica e perdendo quindi una sola posizione nella graduatoria stilata dall’Università La Sapienza di Roma per il giornale ItaliaOggi. Obiettivo: misurare la qualità della vita nelle province italiane attraverso diversi indicatori. Mentre la città di Mantova è la vera novità di quest’anno perché conquista il primo posto dopo quattro anni di egemonia di Trento, la sorpresa è l’ultima in classifica, Crotone, che lo scorso anno era “solo” in 86esima posizione.

La Lombardia
Grande soddisfazione per il risultato della provincia lombarda viene espressa da Roberto Maroni, presidente della Regione, che ha diffuso un tweet: «Mantova in testa alla classifica in Italia per qualità della vita, #Lombardiaintesta, #primailNord”».
Ma per una città lombarda che sale, c’è anche una città lombarda che scende: il capoluogo Milano cala dal 49esimo al 56esimo posto. Bene invece Lecco che entra nella top10, e Lodi che sale al 23esimo posto (prima era al 31esimo). Bergamo e Brescia perdono circa dieci posizioni: si assestano rispettivamente al 25esimo e 29esimo posto. Anche la provincia di Monza e Brianza scende e arriva al 38esimo posto (era al 24esimo), mentre Como finisce in 44esima posizione (era al 25esimo).

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Il resto d’Italia
Altro nuovo ingresso sui gradini più alti del podio è per Belluno, terza, in salita dall’ottava posizione. Scivolano, quindi, Pordenone (da terza a quarta) e Bolzano (da seconda a ottava). L’ultimo posto è di Crotone. A deludere sono anche le grandi aree urbane, che arretrano tutte rispetto allo scorso anno ad eccezione di Torino (che sale di 6 posti). Ma se Milano e Napoli perdono rispettivamente 7 e 5 posizioni, Roma ne perde 19 (31 in confronto al 2014), posizionandosi su livelli di qualità di vita insufficienti. A livello di macro-aree, Nord-est e centro reggono meglio il colpo della crisi, di contro soffre il Nordovest ma ancor più il Sud e le Isole, dove si è persa traccia di quel cluster di province individuato qualche anno fa, nel quale il livello era superiore a quello prevalente nelle altre province meridionali.

Varese nelle singole sezioni
La ricerca sulla qualità della vita condotta dall’Università La Sapienza si basa su diversi indicatori, tutti rapportati in classifiche, che a loro volta vengono poi divisi in diverse sottosezioni. Varese se la cava discretamente ovunque. Nella sezione Affari e Lavoro è al 29esimo posto, guadagnando una posizione rispetto al 2015.
Nella tabella dedicata all’ambiente, che non ha un raffronto con il 2015 perché non esisteva,  la provincia dei Laghi ottiene un discreto 46esimo posto. Anche nella sezione criminalità, Varese si attesta al 46esimo posto, guadagnando 7 posizioni (città più sicura Pordenone, ultime Milano e Bologna).
Si arriva al 30esimo posto, invece, nella sezione del sistema salute, e 56esimo in quello per i servizi finanziari. La provincia è molto indietro nel settore turismo, dove Varese si ferma al 64esimo posto. Varese ottiene invece un ottimo piazzamento, seppur in leggera discesa, nel tenore di vita, dove trova il 17esimo posto.

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