Rifugiati, la giunta sperimenta un nuovo percorso di inserimento

Collocazione in convento di piccoli nuclei famigliari, ambiente protetto e gradualità sono gli ingredienti della proposta che dovrà comunque passare dal consiglio comunale

Avarie

I cittadini di Cassano Valcuvia hanno manifestato perplessità all’arrivo di un decina di migranti in paese ipotizzata con un annuncio del sindaco la scorsa settimana che affermò di volerne ospitarne alcuni in un’abitazione di sua proprietà.

I residenti di Cassano Valcuvia – ma anche di altri comuni – hanno partecipato alla riunione di lunedì scorso al teatro comunale ma quanto emerso non ha convinto gli amministratori che preferiscono un approccio più morbido attraverso due passaggi: uno, formale, del consiglio comunale; l’altro legato ad un approccio meno impattante per i residenti, magari ospitando un numero più limitato di rifugiati in paese in aree più decentrate rispetto al centro storico.

Lo ha fatto sapere l’amministrazione comunale in una nota di questo pomeriggio dove si fa riferimento all’ultima seduta della giunta di ieri sera, 3 novembre «per valutare quanto emerso dall’assemblea popolare avvenuta il 31/10/2016 presso il Teatro Comunale e le proposte avanzate ai rappresentanti dell’Amministrazione nei giorni successivi l’assemblea stessa».

«L’analisi – spiegano gli amministratori di Cassano – ha preso atto soprattutto delle criticità e delle perplessità avanzate dai cittadini in merito alla sicurezza della comunità, senza però tralasciare l’importanza ed il carattere umanitario del tema. Ciò che i Cittadini hanno più volte ribadito è la volontà di aiutare queste persone in gravi difficoltà, mantenendo un controllo su quello che può essere l’impatto sociale e l’integrazione in una piccola realtà, che sta alla base del principio di accoglienza».

«La Giunta ha quindi steso una nuova proposta, a carattere sperimentale, per dare il via a questo inevitabile percorso – prosegue la nota. Un progetto che consenta ai Cittadini di vivere l’esperienza di conoscenza e comprensione di differenti culture, non percependola come minacciosa per la sicurezza individuale e collettiva ma come un’opportunità di crescita e di solidarietà verso individui o famiglie che stanno attraversando un difficile periodo storico/sociale. Il progetto, che prevederà la collaborazione di associazioni del territorio, verrà presentato e vagliato in sede di Consiglio Comunale, la cui data sarà comunicata a breve».

Della questione ha parlato anche lo stesso sindaco a margine della cerimonia per la riapertura al transito della sp 30 questo pomeriggio a Cunardo. «L’ipotesi – ha spiegato Marco Magrini –  è quella di coinvolgere una struttura religiosa che abbiamo in paese, con la quale abbiamo attivato dei contatti, vedremo nei prossimi giorni se la cosa è fattibile».

Si tratta dell’Eremo del Carmelo (nella foto in alto la cartina), convento dell’ordine dei Carmelitani scalzi che ha una certa capienza in termini di posti letto, struttura che si presterebbe all’accoglienza di un numero limitato di rifugiati anche suddivisi in termini di piccoli nuclei famigliari. Su questo l’amministrazione comunale sta ragionando e farà i prossimi passi.

 

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

Un giornale è come un amico, non sempre sei tu a sceglierlo ma una volta che c’è ti sarà fedele. Ogni giorno leali verso le idee di tutti, sostenete il nostro lavoro.

Pubblicato il 04 Novembre 2016
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.