Sala parrocchiale piena per l’incontro sul referendum

Una serata informativa e non di propaganda per offrire ai cittadini elementi certi di conoscenza della riforma costituzionale e criteri per poi esprimere un voto consapevole. E i cittadini hanno risposto positivamente con la loro ampia partecipazione, segno che c’è voglia di conoscere e di approfondire, al di là delle tante semplificazioni, un intervento di riforma così importante come quello a cui saremo chiamati ad esprimere il nostro voto il 4 dicembre prossimo.

Non ha tradito le attese il prof. Paolo Sabbioni, costituzionalista, docente di diritto pubblica all’Università Cattolica di Milano, che, con un intervento attentamente seguito dai presenti, ha dato atto sia degli aspetti di criticità che di positività nel percorso e metodo seguito per giungere alla riforma e nel merito delle norme approvate. Una riforma che deve essere letta e valutata per il suo principale contenuto ossia il superamento del bicameralismo paritario, con l’introduzione di un senato rappresentativo delle regioni e delle autonomie locali, e il nuovo assetto delle competenze legislative Stato e Regioni, in questo modificando e correggendo la riforma costituzionale del 2001.

Netto il giudizio, peraltro condiviso da tutti i costituzionalisti anche quelli schierati per il no, che la riforma non comporterà alcuna deriva autoritaria o rischi per la democrazia, ferma restando la necessità di valutarne l’incidenza sulla funzionalità del sistema democratico, in termini sia di rappresentanza che di governabilità.

È intervenuto anche Paolo Petracca, Presidente delle ACLI provinciali, il quale ha sottolineato l’importante lavoro informativo e di approfondimento che l’Associazione sta svolgendo sul tema referendario, con più di 50 incontri già fatti sul territorio. Si è attivato nella società un ampio confronto democratico, che ha coinvolto non solo gli addetti ai lavori ma anche i singoli cittadini, portando positivamente al centro dell’attenzione la Costituzione. Nell’approccio scelto per questi incontri, si è data centralità ai cittadini e dignità al loro voto, parlando della riforma e non di altro e andando oltre il triste spettacolo di un confronto politico inquinato da demagogie, mezze verità e plateali falsità, ideologismi di ritorno, contingenti obiettivi politici.