Spacciavano armati di spada dietro la scuola, due arresti
Operazione della Polizia Locale che ha arrestato due giovani con 80 grammi di cocaina ed eroina in dosi e una katana che usavano per spaventare eventuali concorrenti
Erano già sfuggiti all’arresto degli agenti della Polizia Locale di Rho nel 2013 davanti al Liceo Majorana di Rho a bordo di un’autovettura priva di assicurazione; ieri alle spalle dello stesso plesso scolastico sono stati individuati e arrestati sempre dalla Polizia Locale di Rho nell’ambito di un’attività di prevenzione sullo spaccio e consumo di sostanze stupefacenti nelle adiacenze delle scuole.
E.C.Y. classe 1990 cittadino marocchino, clandestino in Italia; con alle spalle una lunghissima serie di precedenti per spaccio di sostanze, è stato arrestato per il medesimo tipo di reato e porto abusivo di armi, il suo connazionale B.M. classe 1988 è stato identificato e denunciato per spaccio, entrambi senza sono risultati fissa dimora.
Nei fatti, già da tempo gli agenti della Polizia Locale Rhodense, impegnati nei servi di tutela scolastica, avevano notato il “via vai” di giovani verso l’area boschiva alle spalle del plesso scolastico di via Ratti, vari riscontri avevano poi accertato che proprio in quell’area avveniva spaccio di cocaina ed eroina; motivo questo che aveva indotto gli uomini del “Comando Savarino” ad intensificare le attività di osservazione, ieri la decisione di intervenire.
I due spacciatori durante l’azione di polizia cercavano di dileguarsi fuggendo nei campi ma venivano inseguiti a piedi, uno di essi tentava prendere una spada allo scopo probabile di fronteggiare gli Agenti; l’arma rinvenuta risultava essere una spada giapponese da samurai del tipo “katana” dalla lunghezza di un metro, arma che il marocchino che deteneva nella sua immediata disponibilità; l’uomo veniva quindi ammanettato e arrestato dagli Agenti di Polizia Locale.
Durante l’operazione sono stati sequestrati oltre 80 grammi di sostanze stupefacenti tra cocaina ed eroina, già confezionate in dosi, un bilancino elettronico, materiale per il confezionamento, 300 euro in contanti riconducibili alle azioni criminose di spaccio; la spada a supporto dell’accusa di porto abusivo d’armi.
Sono state contestate pure 5 violazioni amministrative alla legge sugli stupefacenti ad altrettanti acquirenti con il sequestro contestuale di circa 5 grammi in dosi di eroina e cocaina.
Alla richiesta sulla detenzione della “spada da samurai”, il pusher marocchino affermava di detenerla per fronteggiare eventuali minacce di altri suoi “concorrenti” e per intimidire eventuali acquirenti che non volessero pagare lo stupefacente; dopo gli atti di rito l’uomo veniva tradotto in carcere.
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