Zuckerberg e le bufale su Facebook: “Dobbiamo essere cauti a farci arbitri della verità”

Se lo chiedono in molti, negli ultimi tempi, quali siano le conseguenze politiche delle tante falsità che girano e ricevono migliaia e migliaia di condivisioni

mark zuckerberg

Se lo chiedono in molti, negli ultimi tempi, quali siano le conseguenze politiche delle tante notizie imprecise e delle bufale che girano su Facebook e che ricevono migliaia e migliaia di condivisioni.

Una domando che salta fuori ormai puntuale ogni volta che il dibattito pubblico si fa caldo attorno a temi che riguardano elezioni e la politica.

A rispondere, con alcune ulteriori riflessioni, è stato il numero uno di Facebook Mark Zuckerberg con un lungo post in cui ha fatto delle considerazioni su questo tema. Considerazioni importanti in cui dice che l’azienda sta lavorando molto al problema delle bufale ma che individuare la verità non sempre è facile e che, soprattutto, bisogna essere estremamente cauti nel diventare arbitri della verità noi stessi.

Ecco il contenuto del post di Zuckerberg:

Voglio condividere alcune riflessioni su Facebook e l’elezione.
Il nostro obiettivo è quello di dare ad ogni persona una voce. Crediamo profondamente nelle persone. Supporre che la gente capisca ciò che è importante nella loro vita e che possa esprimere queste opinioni ha spinto non solo la nostra comunità, ma la democrazia in generale. A volte, quando le persone usano la loro voce, però, dicono cose che sembrano sbagliate e supportano gente con cui non siete d’accordo.

Dopo le ultime elezioni, molte persone ci stanno chiedono se le notizie false abbiano contribuito al risultato, e dicono che deve essere nostra responsabilità quella di evitare che le false notizie si diffondano. Queste sono domande molto importanti e che mi stanno profondamente a cuore. Voglio fare del mio meglio per spiegare quello che sappiamo.

Di tutti i contenuti su Facebook, oltre il 99% di ciò che la gente vede è autentico. Solo una piccola quantità sono false notizie e bufale. Le bufale, inoltre, non sono limitate ad un solo punto di vista o ad una sola parte politica. Nel complesso, questo rende estremamente improbabile che le bufale abbiano cambiato il risultato di questa elezione in un senso o nell’altro.

Detto questo, noi comunque non vogliamo che girino bufale su Facebook. Il nostro obiettivo è quello di mostrare alla gente i contenuti che trovano più significativi, e sappiamo che la gente vuole notizie precise. Abbiamo già lanciato un lavoro che consente alla nostra comunità di segnalare bufale e notizie false, e c’è ancora molto che possiamo fare. Abbiamo fatto progressi e continueremo a lavorare su questo per migliorare ulteriormente.

Ma questa è un’area in cui credo che dobbiamo procedere con molta attenzione però. Identificare la “verità” è complicato. Mentre alcuni falsi allarmi possono essere completamente smontati, una maggiore quantità di contenuti, anche da fonti tradizionali, spesso riportano dettagli errati o omessi.

Sono fiducioso sul fatto che possiamo trovare il modo per determinare quali siano i contenuti più significativi, ma credo che dobbiamo essere estremamente cauti nel diventare arbitri della verità noi stessi.

Nel complesso, sono orgoglioso del nostro ruolo, ovvero quello di aver dato alla gente una voce in questa elezione. Abbiamo aiutato più di 2 milioni di persone ha registrarsi per votare, e in base alle nostre stime abbiamo ottenuto un numero simile di persone che ha votato e che invece avrebbe potuto rimanere a casa. Abbiamo aiutato milioni di persone a connettersi con i candidati in modo da poter sentire da loro direttamente le proprie proposte ed essere meglio informati. Ancora più importante, abbiamo dato la possibilità a decine di milioni di persone di condividere messaggi e reazioni su queste elezioni. Un grande dialogo che non sarebbe accaduto senza Facebook.

Questa è stata un’elezione storica ma anche molto dolorosa per molte persone. Eppure, penso che sia importante cercare di capire il punto di vista delle persone sul lato opposto. Nella mia esperienza le persone sono buone e anche se non sei d’accordo oggi sappi che credere nelle persone porta a risultati migliori nel lungo termine.

Il post originale

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 13 Novembre 2016
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  1. Avatar
    Scritto da Felice

    Zuckerberg è il fondatore e responsabile di un social network globale il cui compito principale è diffondere facezie, cavolate e di creare falsi thread di notizie che vengono rimbalzati da ogni parte del pianeta per mezzo di un esercito di gonzi non dotati di un seppur minimo senso critico.
    L’informazione e l’approfondimento su FB non esistono. Frasi corte, concetti molto spesso deformati e notizie completamente stravolte vengono ogni giorno inoltrate a miliardi di dispositivi. Il peggio è che questo modus operandi è spacciato come giornalismo. Il peggio è che ormai la massa di gonzi si crede di informarsi solo leggendo le news su FB.

    Qualsiasi cosa passi dal suo social network viene presa come oro colato e inoltrata come verità assoluta.
    L’aggravante è che anche i politici molto spesso comunicano solo utilizzano FB (aberrante) sparando le peggio affermazioni che più che dal cervello provengono dalla pancia.

    Zuckerberg ha creato un mostro…ed ora fa un po’ ridere quando cerca di riportare sul sentiero una massa di utenti ormai “addomesticati” ed “addormentati”. L’unica cosa da fare sarebbe cancellarsi definitivamente.
    Ma ovviamente questo a Zuckerberg e ai suoi azionisti non conviene dirlo.

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