Amanti killer, l’ex-primario del Pronto Soccorso davanti al Riesame

Il tribunale milanese dovrà decidere se accogliere la richiesta di arresto da parte dell'accusa, rigettata dal gip in prima battuta.

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Si riunirà domani, mercoledì, la corte del tribunale del Riesame di Milano che dovrà decidere sulla richiesta di appello presentata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio che ha chiesto l’arresto dell’ex-primario del Pronto Soccorso di Saronno, Nicola Scoppetta.

La richiesta di misura, rigettata in prima battuta dal giudice per le indagini preliminari che ha invece accordato l’arresto del medico Leonardo Cazzaniga e dell’infermiera Laura Taroni (il primo accusato di 5 omicidi e la seconda per la morte del marito), è stata reiterata perchè la Procura è convinta che vi siano gli elementi per poter procedere anche nei confronti di Scoppetta.

E’ lui, infatti, il collega più vicino a Cazzaniga nell’ospedale saronnese, membro della commissione interna che esaminò il caso delle morti sospette e anche lui indagato come gli altri medici per favoreggiamento e omissione di denuncia. Chiamato a rispondere alle domande della Procura nei giorni scorsi ha scelto di non presentarsi e avvalersi della facoltà di non rispondere

Sia il procuratore capo di Busto Arsizio Gianluigi Fontana, che sin dall’inizio ha messo il proprio ruolo e peso in questa indagine, che il sostituto titolare dell’indagine Maria Cristina Ria saranno in aula domani a confronto con il legale del medico Maurizio Pellicciotta.

Per conoscere l’esito della decisione bisognerà attendere qualche giorno perchè la sentenza venga depositata. In questo caso, infatti, non vi sarà la lettura del dispositivo al termine della Camera di Consiglio.

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Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 20 Dicembre 2016
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