Il nuovo bilancio riporta in aula oltre 400 professionisti

Grande partecipazione per il convegno organizzato da Kpmg sulla nuova normativa di bilancio. Ivan Spertini: «Siamo di fronte a un cambio di paradigma»

Liuc generico

Circa 400 operatori, molti professionisti, ma moltissimi imprenditori e manager, sono intervenuti al convegno sul nuovo bilancio di esercizio alla Liuc di Castellanza in aula Bussolati e in collegamento con un maxischermo da un’altra aula.
La giornata di approfondimento si è aperta con i saluti iniziali delle neo presidenti degli Ordini dei Commercialisti di Varese e Busto arsizio, Luisa Marzoli e Paola Castiglioni. In prima fila anche i presidenti uscenti, Sergio Caramella e Ermanno Werthhammer.

Alessandro Cortesi, ordinario di economia aziendale alla Liuc, che ha coordinato i lavori ha dato subito la parola ad Ivan Spertini, socio Kpmg, che ha parlato di «cambio di paradigma per l’Italia» rappresentato dalla nuova normativa di bilancio e ricordando che le novità sul 2016 non sono finite perché è in arrivo una «dichiarazione di conformità della relazione sulla gestione» per tutti i bilanci nell’ambito della normativa degli auditing standard (ISA Italia) obbligatori per tutte le società già dal 2015. Giovanni Ghelfi, docente universitario, ha illustrato i molti cambiamenti negli schemi di bilancio che ci avvicinano al mondo internazionale, mentre Luca Magnano, neo partner di Kpmg, ha delineato gli importanti cambiamenti nei criteri di valutazione.

Nel bilancio riformato, che rimane il principale strumento di comunicazione esterna quantitativa per tutte le aziende, vengono introdotti concetti totalmente nuovi. Ad esempio, il concetto di sostanza delle transazioni rispetto alla forma giuridica che per il mondo italiano molto “legalistico” e uno sconvolgimento. Il problema è che a oggi l’ Oic, l’organismo italiano di contabilità, che ha valenza pubblica, non ha ancora indicato come quando praticamente applicarlo.

Ne derivano incertezze per tutti gli operatori, a meno di far riferimento, se la si conosce, alla normativa internazionale ( IFRS) adottata dall’Unione Europea e applicata da tutte le quotate e istituzioni finanziarie. Queste incertezze potrebbero avere ricadute anche sulla tassazione aziendale e esposizione ad eventuali accertamenti da parte delle autorità fiscali. Quindi è necessaria ancora maggiore qualità e competenza da parte dei manager, amministratori, consulenti , auditor e, quando presente, del collegio sindacale.

La docente Silvia Fossati parlato del nuovo trattamento per debiti e crediti secondo il metodo del “costo ammortizzato”, argomento approfondito da Roberto Spiller, partner Kpmg e grande esperto del mondo delle istituzioni finanziarie.
I famigerati derivati dovranno essere messi in bilancio. Il problema è che non tutti sanno di averli “in pancia” perché spesso contenuti all’interno di altri contratti e non solo bancari. Inoltre rilevante è il tema della loro valutazione rispetto al quale tutti si devono attrezzare.

Anna Maria Faienza ha invece spiegato il concetto di derivazione rafforzata dal bilancio per gli impatti fiscali e le incertezze ancora presenti, in presa diretta con le ultime informazioni (di qualche minuto prima) dal ministero competetente.
Nella sua conclusione Cortesi ha ricordato la riforma del “falso in bilancio” e le responsabilità degli amministratori, auditor e sindaci e di come mitigare i rischi conseguenti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 15 Dicembre 2016
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