Il Tar rigetta il ricorso: lavori abusivi nella “casa” dei richiedenti asilo

L'ordinanza del sindaco denunciava che erano stati fatti lavori abusivi nella struttura che accoglie gli stranieri. Valida anche l'ordinanza di sgombero

Lorenzo Guzzetti

Le opere realizzate nel centro di accoglienza per richiedenti asilo di Cascina Regusella a Uboldo non sono regolari e devono essere demolite. A stabilirlo è il tribunale amministrativo regionale (Tar) che ha rigettato il ricorso della cooperativa che gestisce la struttura che era stato presentato dopo che il sindaco Lorenzo Guzzetti aveva emesso le ordinanze di demolizione.

Ad annunciarlo è lo stesso Guzzetti: «Il Tar ha rigettato completamente i ricorsi della Società Agricola S.Anna S.r.l. riguardo la vicenda profughi e le ordinanze emesse dall’ufficio tecnico per gli abusi edilizi e da me per lo sgombero del centro. Il Comune di Uboldo aveva quindi ragione su tutti gli atti prodotti che, a questo punto, producono effetti».

La seconda ordinanza, quindi, riguardava lo sgombero della struttura perché ritenuta quindi abusiva. Struttura che accoglie oggi circa 130 richiedenti asilo.

I fatti contestati risalgono allo scorso settembre. Così si leggeva nel documento del sindaco: «L’ordinanza di demolizione è chiara nell’indicare le strutture abusive: «Le opere realizzate in assenza di Permesso di Costruire consistono in: 16 moduli prefabbricati, completi di impianti tecnologici, ad uso dormitorio, ufficio, servizi igienici; Trasformazione edilizia di stalle in ambienti pluriuso attrezzati con cucina collettiva, con permanenza di persone; Trasformazione della casa colonica (due alloggi per salariati addetti all’agricoltura e ufficio di pertinenza aziendale) in dormitorio».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 20 Dicembre 2016
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