Morti in corsia, sette ore di interrogatorio per Roberto Cosentina

L'ex-direttore sanitario è accusato di omessa denuncia ed è stato ascoltato dalla Procura per tutto il pomeriggio. Fu lui a decidere di non prendere provvedimenti per Cazzaniga

Ospedale di saronno

Sette ore di interrogatorio davanti al sostituto procuratore Maria Cristina Ria per Roberto Cosentina, il dirigente sanitario dell’azienda ospedaliera accusato di aver omesso la denuncia dei reati di cui si sarebbe macchiato il medico del Pronto Soccorso dell’ospedale di Saronno Leonardo Cazzaniga (accusato di 4 omicidi in ospedale somministrando dosi elevate di farmaci e del concorso nell’omicidio di Massimo G., marito della sua amante Laura Taroni).

Cosentina, responsabile sanitario degli ospedali che facevano parte dell’azienda ospedaliera di Busto Arsizio, è colui che ha nominato la commissione per indagare (nel 2013) sull’operato del medico, in seguito alle denunce degli infermieri Clelia Leto e Radu Iliescu , preoccupati per l’applicazione del cosiddetto “protocollo Cazzaniga” su alcuni pazienti con gravi patologie.

Cosentina, al termine dei lavori della commissione, avrebbe sostanzialmente insabbiato i comportamenti del medico omettendo la denuncia all’autorità giudiziaria pur emergendo dalle relazioni dei 5 componenti (anche loro indagati per lo stesso reato, ndr) i sovradosaggi nei confronti dei pazienti poi deceduti.

Lo mise nero su bianco rispondendo ai due infermieri in una lettera in cui scrisse di non ravvisare condotte illecite in quanto non vi era alcun nesso di cusalità tra le morti e la somministrazione dei farmaci anestetici da parte del Cazzaniga.

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Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 08 Dicembre 2016
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