Ubriaco palpeggia una minore, denunciato 23enne
Il giovane avrebbe commesso il fatto in compagnia di altre persone nei confronti di alcune minori. Altri due sono stati arrestati perchè condannati a 4 anni di carcere per ricettazione
Nella giornata di sabato i poliziotti della Questura, in una sinergica attività tra Volanti e Squadra Mobile, hanno proceduto a denunciare a piede libero il 23enne D.O., in quanto responsabile di atti sessuali con minorenne.
I fatti si sono verificati all’interno dei giardini pubblici di Varese ove alcune ragazzine avevano segnalato al 112 aver subito “pesanti molestie” da parte di altri ragazzi presenti nella zona.
Le ricerche scattate immediatamente da parte della Squadra Mobile e delle Volanti hanno consentito di identificare e rintracciare il ragazzo che ha immediatamente confessato l’accaduto, motivando il “palpeggiamento” fatto quale conseguenza dello stato di ubriachezza in cui si trovava.
Nei confronti del molestatore, residente fuori Varese, è stato anche emesso da parte del Questore un foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno in città per tre anni.
Sempre nella giornata di sabato 17 dicembre personale della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Varese ha proceduto all’arresto di due cittadini Italiani sui quali pendeva un Ordine di carcerazione per l’espiazione di una pena in carcere di quattro anni.
La vicenda che ha visto coinvolto i due uomini risale all’anno 2008 quando, in concorso, hanno tentato di riciclare un’autovettura di valore falsificandone targhe e documenti. Tentativo fallito grazie all’attività investigativa coordinata tra le questure di Varese e Trieste.
Nelle prime ore di sabato i Poliziotti della Squadra Mobile Varesina rintracciavano B.U. presso la propria abitazione dando esecuzione all’ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Trieste.
Nelle prime ore del pomeriggio sempre della giornata di sabato veniva rintracciato ed arrestato anche S.L. all’atto di rientro in Italia dal confinante territorio elvetico. Al termine delle procedure di rito, i due uomini sono stati associati alla casa circondariale di Varese.
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