Una passeggiata tra i luoghi di Piero Chiara

L'appuntamento è per sabato 31 dicembre. Si parte alle 10.00 con una breve commemorazione al cimitero

Piero Chiara foto Enrico Lamberti

Piero Chiara ci ha lasciato il 31 dicembre 1986, ma è stato solo un trapasso fisico perché il suo pensiero, la sua creatività, la sua comunicazione colloquiale, la sua opera continuano a vivere nel ricordo delle persone che lo hanno conosciuto, dei suoi concittadini, dei suoi amici, dei numerosi studiosi che continuano a dedicargli ricerche, studi e saggi. E perché il trentennale della sua scomparsa non cada nell’oblio, i “Chiarissimi Pierini”, nel decennale della loro costituzione, in collaborazione con l’Associazione Commercianti di Luino-Confcommercio ed il settimanale «L’eco del varesotto» hanno deciso di farsi accompagnare dalle sue parole in una camminata nella Luino di oggi, alla scoperta di luoghi, forse meno conosciuti ma carichi di quella storia immortalata nei suoi racconti e romanzi.

L’appuntamento è per sabato 31 dicembre: alle 10.00 si terrà una breve commemorazione nel cimitero di Luino, dove Chiara (nella foto di Enrico Lamberti) è sepolto. Alle 10.45 ritrovo nel Salone Doganale della Stazione Internazionale (FS).

Parte da qui il viaggio nella Luino e nei luoghi di Chiara. Un breve commento, una storia, accompagnerà ogni tappa. In stazione l’incontro con i custodi della memoria ferroviaria di questo scalo internazionale, i volontari del Museo Ferroviario del Verbano. Nel piazzale della stazione la rievocazione di momenti vissuti da Chiara nella storica abitazione di Casa Branca permetterà di cogliere il senso di un’amicizia vera e sincera tra due inseparabili compagni di gioventù e poi di vita, “il Chiara e il Nino”. Poco distante è d’obbligo una sosta presso il Ristorante Albergo Elvezia le cui visibili tracce del tempo fanno intuire il passaggio da periodi fascinosi ad anonima quotidianità, di cui resta traccia nelle pagine del romanzo La spartizione.

Come non rendere poi omaggio con una poetica canzone a Mamma Rosa, davanti al cancello d’ingresso di quello che fu il casino di Luino. In lontananza lo sferragliare di tram guiderà i passi verso la Stazione Ferroviaria Elettrica della Valganna. Una sosta sarà davanti alla sede della Banca Popolare di Luino e Varese.

Più avanti perché non concedersi la possibilità di “volare” con le Barbitte, da Casa Mutti verso Bellinzona? «L’odore umido delle stoffe che fumano sotto il ferro» indurranno a volgere lo sguardo verso il balcone “barocco” di Casa Zanella, su cui, un tempo, campeggiava l’insegna della sartoria Primi.

Da quel balcone il piccolo Pierino Chiara si allenava a conoscere il mondo, a caratterizzare i personaggi, a cogliere le sfumature della vita, a percepire odori, suoni e rumori della natura, a curiosare con lo sguardo dentro quel locale che diverrà, in gioventù, una sua seconda casa, il Caffè Clerici.

Il rifugio sicuro, però, resta pur sempre la sua casa, quella casa che l’ha visto nascere nel lontano 23 marzo 1913, nella «tortuosa ruga», la Via Cavallotti, dove «innumeri finestre s’aprono all’aria acerba».

Qui, in via Cavallotti, la fine di questo breve viaggio. Poi, di vicolo in vicolo, Piero, accompagnati i suoi “amici” al tavolo del ristorante I tre re perché possano salutare l’anno 2016 che sta per lasciare il passo ad un giovane 2017 foriero di sogni e di speranze, tornerà a convivere con la «solitudine del narratore, sospeso tra la vita e il sogno della vita, come il ragno al filo della sua tela».

La partecipazione alla passeggiata è libera. Chi desidera pranzare al Rist. Tre Re può prenotare al n. 0332.53.11.47.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Dicembre 2016
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