Al cimitero un “occhio” che non perdona: 74 multe per rifiuti abbandonati

Una telecamera posizionata di fronte al camposanto non fa sconti: nei sacchi se ne trovano di tutti i colori: dalle bollette alle multe non pagate e nuovamente gettate

Rifiuti al cimitero: l\'occhio elettronico che non perdona

L‘auto rallenta nella notte, si apre lo sportello e giù i sacchi.

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Ancora: la macchina parcheggia, l’autista scende, apre il baule, si guarda intorno e via i sacchi che rimangono lì.

Siamo di fronte al cimitero di Casalzuigno, dove alla polizia locale e ai dipendenti comunali è toccato in questi mesi vederne di ogni.

Merito di una videocamera occultata e sempre in azione che ha immortalato tutti i furbetti del sacco viola, che viola non è perché dentro si trova tutto tranne che la spazzatura debitamente selezionata per la raccolta differenziata. Ma attenzione, però: non è solo gente del paese.

«Anzi, vengono spesso da fuori. Praticamente la metà dei sacchi arrivano da comuni vicini, ma ne abbiamo trovati anche da lontano, in un caso da Porto Ceresio – spiega il sindaco Augusto Caverzasio, che dopo reiterati abbandoni ha fatto posizionare l’occhio elettronico – . Multe? Certo che ne abbiamo fatte. Sono, ad oggi, 74 da metà giugno».

Praticamente dieci abbandoni al mese, uno ogni tre giorni. 
Ma solo qui, nel parcheggio di fronte al cimitero che si incontra salendo da Brenta.
«Poi vi sono altri abbandoni lungo la strada statale 394, nelle strade laterali, le cosiddette “strade di arroccamento” – spiega Caverzasio . Abbiamo chiesto ad Anas di pulirle, lo hanno fatto, ma ora di nuovo altri abbandoni di rifiuti anche qui. Il punto che a pagare saio sempre noi».

Già, perché se la telecamera riesce a fotografare la targa del veicolo dal quale viene lanciato il sacco nero, allora il verbale è di 100 euro, più altri 16 per spese di spedizione.

Ma se il sacco viene abbandonato in un’altra zona del paese, è il Comune a pagare, perché l’unico soggetto titolato a conferire sacchi direttamente in discarica è Econord (che si occupa della raccolta) ma che fattura all’ente, cioè al Comune.

«A meno che nel sacco non si trovino tracce di chi ha abbandonato la spazzatura – racconta il sindaco – . In questo caso si dà la multa. Spesso le persone non si rendono conto che gettare la corrispondenza in un sacco, e abbandonarlo, equivale a “firmare” l’illecito».
Ma a volte anche questo non basta per scoraggiare. Il sindaco ricorda come in almeno un paio di casi nei sacchi abbandonati siano stati trovati i verbali delle multe fatte proprio per abbandono di rifiuti pochi giorni prima. Stupidità o strafottenza? Certamente inciviltà.

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Pubblicato il 17 Gennaio 2017
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