Archeobiologia e paleopatologia: convegno dell’Insubria
Venerdì 13 gennaio, giornata di studio organizzata dal Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita dell’Università degli Studi dell’Insubria, in collaborazione l'ateneo di Brescia
Il Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita dell’Università degli Studi dell’Insubria, in collaborazione con il Dipartimento di Specialità medico-chirurgiche Scienze radiologiche e Sanità Pubblica dell’Università degli Studi di Brescia, organizzano il convegno “Archeobiologia e paleopatologia in area prealpina”, a Brescia, il 13 gennaio 2017 nella sede dell’Università degli Studi di Brescia, Aula G, Corso Europa 11, Brescia.
A partire dalle 14.00, intervengono:
Ilaria Gorini (Università dell’Insubria), Bruno Falconi (Università di Brescia) Considerazioni sugli studi antropologici nell’archeologia lombarda di metà Novecento;
Chiara Rossetti, Andrea Verzeletti (Università di Brescia) Evidenze paleopatologiche nei resti scheletrici provenienti da recenti scavi;
Elena Dellù, Silvia Lusuardi Siena, Lanfredo Castelletti, Marta Rossetti, (Università Cattolica del Sacro Cuore) San Michele in Sallianense a Trezzo sull’Adda: indagini bioarcheologiche su un sepolcreto medioevale;
Marta Licata (Università dell’Insubria), Francesco Muscolino (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), Roberto Mella Pariani (Archeo Studi di Bergamo), Antonio Cellina (Associazione Amici di San Biagio)Cimitero di San Biagio in Cittiglio (VA): indagini archeologiche e antropologiche; Lanfredo Castelletti (Università Cattolica del Sacro Cuore) Sila Motella (Laboratorio dei Musei Civici di Como) Resti botanici nell’archeologia funeraria;
Emanuela Sguazza, Cristina Cattaneo (Università degli Studi di Milano) Oltre lo scheletro.
Le conclusioni sono affidate al professor Giuseppe Armocida.
Dalla pianura alle Alpi, nelle terre che oggi si dividono tra Lombardia e Canton Ticino, l’archeologia funeraria ci permette di conoscere le caratteristiche fisiche, culturali e rituali degli antichi abitanti. Durante il convegno ci si confronterà sui risultati delle indagini compiute e sui lavori in corso in siti archeologici che hanno restituito dei resti ossei, concentrandosi sugli snodi significativi di alcune problematiche della ricerca, con competenze condivise tra i campi di cultura umanistica e quelli delle scienze mediche e naturali.
La Direzione scientifica del convegno è affidata alla dottoressa Marta Licata.
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