Emergenza neve, Sea dona all’Abruzzo una turbofresa

Quattordici volontari sono stati impegnati per giorni nelle zone colpite da neve e terremoto. E alla fine il gestore dell'aeroporto milanese ha lasciato in dono un mezzo specializzato

spazzaneve malpensa turbofresa

La scorsa settimana SEA ha accolto la disponibilità di quattordici colleghi che si sono proposti come volontari per portare in Abruzzo i mezzi specializzati per lo sgombero neve degli Aeroporti di Milano. L’intervento della squadra SEA si è concentrato nei comuni montani della provincia di Teramo per liberare le strade dalla neve e consentire i soccorsi alle persone bloccate nelle proprie case.

Dopo quattro giorni di intenso lavoro, la squadra è rientrata domenica sera, lasciando una turbo fresa a Montorio al Vomano, l’unica a disposizione per tutto il territorio, come fa sapere il Sindaco del Comune della Provincia di Teramo in una lettera di sinceri ringraziamenti indirizzata alla SEA e al Comune di Milano dove chiede in dono questa macchinario così utile alla sicurezza di migliaia di persone. Appello che SEA e il Comune di Milano hanno accolto con piacere.

(la foto si riferisce genericamente ad uno dei mezzi con turbofresa in servizio a Malpensa)

Nei quattro giorni di lavoro la turbo fresa ha permesso di aprire 5 varchi per raggiungere altrettanti agglomerati montani isolati per portare medicinali e mezzi di sussistenza ai cittadini bloccati dalla neve.
La macchina ha un’apertura di 2 metri e 10 che consente la realizzazione di varchi di questa ampiezza, lavorando con neve alta fino a 2 metri e mezzo. Dotata di una grossa spirale, la fresa macina letteralmente la neve, sgombrando 2.700 metri quadrati di neve all’ora, con una gittata di 50 metri e una velocità di 2 km/h. La fresa, dotata di due motori, uno per muoversi, di 150 cavalli, l’altro per azionare la turbina, di 550 cavalli, negli scorsi giorni ha registrato 100 ore di lavoro.

L’abilità del personale specializzato è stata quella di valutare la presenza di ostacoli, alberi, cartelli, cavi e fili dell’alta tensione, per poter sgombrare le strade bloccate. Inoltre, gli uomini della SEA avevano portato con loro un officina mobile per poter garantire la manutenzione programmata tutte le notti (dalle 23.00 all’1.00) considerando il fatto che la macchina avrebbe lavorato a pieno regime, come effettivamente è stato. In supporto a questa macchina, SEA aveva messo a disposizione anche cinque camion da cava con lama.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 25 Gennaio 2017
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