Galimberti festeggia: “1000 varesini nel mio ufficio”

Giovedì prossimo i cittadini al ricevimento del sindaco toccano quota mille. Intervista al primo cittadino

Galimberti sindaco

Giovedì prossimo Davide Galimberti toccherà quota mille. Il numero di cittadini finora incontrati (fonte Palazzo Estense) durante i “giovedì del sindaco”, l’iniziativa che consente a ognuno di recarsi in comune, mettersi in coda e farsi ricevere senza appuntamento.

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Mille è un bel numero. Soddisfatto?

“Molto soddisfatto. Gli incontri del giovedì mi hanno dato modo di incontrare mille varesini, conoscere molte problematiche e di aver contribuito in parte a risolverle”.

La richiesta più strana?
“Partecipare alla festa di compleanno di una centenaria”.

E c’è andato?
“In verità sono già andato a tre feste e ancora ci andrò”.

Quella più bella?
“Ci devo pensare”.

Alcuni dicono che il giovedì del sindaco è inutile e che si riceve tutti i giorni.
“Anche io tendenzialmente ricevo tutti i giorni, ma questo è un modo per essere vicino alle persone. Molti all’inizio venivano solo per vedere se era vero che, bussando, sarebbero stati ricevuti. E’ uno strumento per ascoltare, dare risposte, verificare i tempi di realizzazione”.

Qualche consigliere dice che manca un po’ di collegialità tra giunta e consiglio.
“Non mi sembra, mi pare ci sia una grande collaborazione. Noi non facciamo altro che applicare il programma su cui i varesini si sono pronunciati e su cui il consiglio comunale, a stragrande maggioranza, ha approvato le linee programmatiche”.

giovedi sindaco varese

(la lista delle iscrizioni per parlare con il primo cittadino)

Altri consiglieri invece a volte sono così attivi nella denuncia dei disservizi che sembrano fare opposizione.
“Io penso che il pluralismo di vedute serva a un gruppo di persone che voglia veramente cambiare la città”.

Un bilancio dell’ordinanza antibivacco.
“I dati che abbiamo oggi sono positivi. E’ una sperimentazione che ha avuto un buon successo. Verrà abbinata ad altre due iniziative importanti”.

Quali?
“La presenza di mediatori culturali in piazza Repubblica per far sì che ci siano delle forme di integrazione più avanzata, laddove sia possibile”.

Mediatori culturali?
“Sì, e mediatori sociali”.

Quando?
“ A giorni. Per unire l’intervento sulla sicurezza a quello sociale. Sarà gestito dall’assessorato ai servizi sociali”.

E poi?
“E soprattutto, nei prossimi mesi sarà avviata la presenza, nei giorni non di mercato, di un mercatino sperimentale il martedì’, il mercoledì e il venerdì, per rendere vivace e viva la piazza. L’ordinanza antibivacco non risolve tutti i problemi ma contribuisce a migliorare la vivibilità di un luogo. E inoltre c’è la riqualificazione della piazza”.

A che punto siamo con Piazza Repubblica?
“Il progettista sta lavorando seguendo le linee che gli abbiamo indicato”.

Quando arriverà il decreto di 18 milioni per le stazioni?
“In verità è già scritto nella legge di bilancio”.

Tempi?
“Basterà semplicemente la comunicazione”.

Un intervento risolto grazie alla segnalazione del giovedì.
“Una serie di servizi parascolastici, come i prescuola in diverse realtà”.

Il ghiaccio sui marciapiedi, c’è qualche polemica: quando lo togliete?
“La neve da sempre una serie di fastidi. Ma l’efficienza di chi ha provveduto a spalare la neve credo sia stata encomiabile. Prova neve superata. Poi, che ci sia qualche disservizio fa parte delle cose. Dopo una nevicata strade e marciapiedi non possono essere identici al giorno prima”.

Dica la verità, un po’ l’ha stupita l’80º posto nel gradimento nazionale dei sindaci?
“No. E’ incoraggiante, secondo me, il fatto che in una città come Varese la metà della popolazione ha fiducia, nonostante non abbia ancora visto nulla dell’attività riformista che vogliamo mettere in campo”.

In quale posizione sarà l’anno prossimo?
“Questo lo diranno i varesini, la cosa importante è fare bene per la città. Alle classifiche non credo molto. Il mio obiettivo quotidiano è fare e attuare il programma. Questo mi porta ad impegnarmi almeno 20 ore al giorno per la città di Varese”.

giovedi sindaco varese

(Una studentessa incontrata nei mesi scorsi)

Dopo Renzi, fa il tifo per Gentiloni?

“Che domanda é?”.

Beh…un po’ di politica…
“Faccio il tifo per l’Italia. Che ha bisogno di grande stabilità e di un governo che superi i problemi che ancora abbiamo. Faccio il tifo per tutti quelli che credono nel nostro paese, nel fare le cose. Bisogna abbandonare i populismi”.

Da amministratore, quando è meglio avere elezioni politiche?
“Dipende. Dopo la sentenza della corte costituzionale capiremo quando il paese è in grado di andare al voto in una prospettiva di governabilità vera. Se c’è una legge che garantisce una grande governabilità, spero al più presto”.

Immigrati: risorsa o problema?
“Oggi è un problema per il nostro paese, soprattutto in determinati periodi dell’anno in cui gli afflussi possono essere impegnativi. Ma da un problema bisogna farli diventare una risorsa, come abbiamo cercato di fare noi a Varese coinvolgendoli in attività per rendere più bella la città e proponendo loro attività di volontariato”.

È grave il problema dell’accoglienza rifugiati a Varese?
“Direi proprio di no”.

Siete riusciti a risolvere il problema dell’accattonaggio?
“
“E’ un problema che non si risolve dalla sera alla mattina. Richiede misure anche a carattere sociale. Stiamo intervenendo, ma non è particolarmente diffuso in città”.

Entra ancora in ufficio prima delle sette di mattina?

“No, porto i figli a scuola e quindi arrivo alle otto e due minuti. Ma come sanno in molti, anche guardando l’orario in cui mando le mail, mi alzo alle quattro mezza e lavoro fino alle sei mezza di mattina, da casa”.

Ma a che ora va a dormire?

“Mezzanotte di solito”.

La ferma ancora la gente per strada?
“Sì”.

Che cosa le dicono?
“C’è grande apprezzamento e affetto per quello che si sta facendo. Percepiscono tutti  la fatica nel cambiare una città, ma al contempo vedono che c’è un progetto serio di rilancio”.

Quando ci sarà il referendum per decidere lo stipendio del sindaco?
“Dopo l’estate. Alla fine del primo anno di mandato elettorale”.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 24 Gennaio 2017
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