Galleria Vittorio Emanuele, aperto il bando per due locali

Al via la gara per gli spazi in uso da "Il Salotto di Milano" e da "La locanda del Gatto Rosso". Tasca: "Rispettato il percorso di valorizzazione economica e sociale"

Galleria Vittorio Emanuele

Scadrà il 20 febbraio 2017 il bando pubblico per l’assegnazione in concessione ad uso bar e ristorazione assistita di due locali della Galleria Vittorio Emanuele II.

La gara riguarda i due locali attualmente in uso da “Il Salotto di Milano” e da “La locanda del Gatto Rosso”, i cui contratti d’affitto sono scaduti a fine 2016 e per i quali è in corso un contenzioso giudiziale sulla loro prosecuzione. L’esito del bando di gara dovrà infatti tenere conto della decisione del Giudice Amministrativo sui ricorsi presentati dagli attuali occupanti.

L’Amministrazione ha comunque aperto il bando, precisando che in relazione all’attuale stato di occupazione, al contenzioso in corso e al tempo necessario per liberare tutti gli spazi, la stipula delle convenzioni potrà avvenire entro 12 mesi dalla data dell’aggiudicazione definitiva e pertanto gli aggiudicatari si impegnano a mantenere valida l’offerta presentata per tale periodo.

“La Giunta – dichiara l’assessore al Bilancio e al Demanio, Roberto Tasca – ha svolto un approfondito esame delle possibilità concrete di formulare un bando che sintetizzasse i propri orientamenti sul percorso di valorizzazione economica e sociale della Galleria e le prescrizioni indicate da Anac, dopo le complessità già emerse durante la passata consiliatura. I nuovi bandi consentono ora di superare i precedenti ostacoli e di ripartire nel percorso”.

Il bando di gara individua le destinazioni funzionali degli spazi a bar e ristorazione assistita ed esclude dalla gara fast food, take away, attività di sola pizzeria o di solo bar, catene di negozi di ristorazione e ristoranti “all you can eat”. Il punteggio finale che determina la graduatoria è composto di due voci: su un totale di 100 punti, 40 sono assegnati in base all’offerta economica e 60 in base a quella tecnica. Quest’ultima prevede alcuni parametri come la quantità di giornate festive in cui si garantisce l’apertura al pubblico e, nel caso di nuove assunzioni, l’impegno del gestore ad assumere prioritariamente almeno il 50% del personale attualmente impiegato con contratto a tempo indeterminato.

Per i due spazi è prevista una base d’asta del canone annuale di 164.800 euro per il locali con ingresso da via Tommaso Marino 7 (103 mq) e di 289.440 euro per i locali con ingresso da via Ugo Foscolo 3 (201 mq).

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Gennaio 2017
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