La Openjobmetis batte un altro colpo in Coppa

Varese batte con merito i turchi di Usak (85-77) ma non riesce a ribaltare il -23 dell'andata dopo aver toccato i 19 di vantaggio. Pelle e Johnson guidano i biancorossi

Openjobmetis - Usak

Venti minuti con Cremona, 30′ con Torino, 32′ a Radom, 37′ contro Usak. Cresce, passo dopo passo, la Openjobmetis di Attilio Caja che trova la prima vittoria interna dopo il cambio di allenatore e tiene viva una speranza di qualificarsi alla Fiba Europe Cup, anche se per riuscirci dovrà compiere un’impresa in Germania tra sette giorni.

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Openjobmetis – Usak 85-77 4 di 26

Varese, intanto, supera i turchi e li affianca in classifica: peccato per il finale (85-77) che rispecchia solo in parte la netta prevalenza biancorossa e soprattutto non basta a capovolgere il tremendo -23 dell’andata che tiene il Muratbey in vantaggio nel doppio confronto e, quindi, per la volata che vale il sesto posto nel girone e il pass per la Fiba Cup. La Openjobmetis è andata vicinissima per due volte a centrare la “remuntada”, ma si è fermata in entrambe le occasioni a +19; negli ultimi minuti però, la benzina è finita (e forse anche la “spinta mentale” dopo due triple non scontate degli ospiti) e i turchi sono rientrati sino al -8.

La cura-Caja, intanto, si vede: la circolazione di palla è in costante miglioramento come mostrano i dati relativi agli assist (21) e, di conseguenza, le percentuali sia dall’arco (sfiorato il 43%), sia da sotto. Resta da migliorare il fiato – lo abbiamo detto all’inizio: manca ancora qualcosa per arrivare a 40′ di intensità – l’attacco alla zona e qualche gestione che ha portato ad alcune sbavature di troppo, però si inizia a sperare in bene. Pur sapendo che domenica, qui, arriverà una Sassari in bella forma che non farà sconti. Ma battere i sardi in campionato è un passaggio fondamentale in chiave salvezza. Chiudiamo con due menzioni a singoli: Norvel Pelle e Dominique Johnson sono le note brillanti di una serata in cui i peggiori sono di gran lunga i tre arbitri, disastrosi come pochi.

COLPO D’OCCHIO – Tribune con diversi vuoti ma tutto sommato con un discreto pubblico (oltre 1.500 presenti) vista la media stagionale in coppa. Manca un po’ di calore (Curva silente e quasi vuota) anche se la direzione arbitrale scalderà gli spalti.

PALLA A DUE – Attilio Caja deve rinunciare a Massimo Bulleri per la partita contro Usak: il dolore al calcagno accusato negli ultimi giorni consiglia prudenza. Il coach biancorosso usa così Avramovic come riserva di Maynor, mentre Ferrero va in quintetto al posto di Kangur. Tra i turchi ci sono gli ex “italiani” McKissic e Freimanis, non più il play Lyon decisivo all’andata.

Openjobmetis - Usak
Nique Johnson, molto bene in attacco – foto Borserini/Raso

LA PARTITA – Anosike tinge di biancorosso l’avvio del match: il pivot segna e svetta a rimbalzo mettendo subito avanti Varese che, tuttavia, non riesce a prendere il largo. Il primo parziale (24-17) non è però disprezzabile e si fonda anche sui punti di Johnson e di Pelle, caldi fin da subito.
Nel secondo quarto la OJM cerca di dare un’altra spallata alla partita, valica il +10 ma poi subisce le fucilate di Vasiliauskas, abile a sfuggire a un Maynor lento in difesa e nervoso con i fischietti al pari di Kangur, letteralmente “fatto fuori” dalla terna. Varese però – con Pelle a dominare alla voce stoppate – evita che gli ospiti rientrino e alla pausa mantiene un vantaggio di sicurezza, 45-37.

Il terzo periodo è dominato da fischi arbitrali che paiono partoriti dopo una giornata passata all’Oktoberfest. Fioccano falli tecnici (e i turchi, tutelati fino a quel punto, riescono pure a prenderne due in fila…), i fischi negati e altre amenità: roba da far scaldare un pubblico fino a lì compassato e da quel punto capace di spingere di rabbia i suoi fino al +19. Una tripla fallita da Cavaliero (sarebbe stato il +22) permette agli ospiti di respirare, anche se un triplone di Johnson sulla sirena vale il 69-56.

IL FINALE – Forte di un buon margine, Varese prova di nuovo a spingere per ribaltare il ko dell’andata, con i giovani Pelle e Avramovic a esaltarsi, con Maynor che si vede in attacco nel momento del bisogno, con una tripla di Eyenga, stavolta più compassato del solito. Di nuovo arriva il +19, ma una bomba di Kavaklioglu e un canestro rocambolesco di Harrison fanno chiudere la fisarmonica del punteggio. Varese chiude con qualche affanno, Augustine fa bottino a gara chiusa e la sirena giunge su un +8 penalizzante per la partita giocata dai ragazzi di Caja. Che in Germania proveranno a fare tris in coppa, anche se per riuscirci servirà una vera impresa.

OPENJOBMETIS VARESE – MURATBEY USAK 85-77 (24-17, 45-37; 69-56)

VARESE: Johnson 22 (3-7, 4-9), Anosike 6 (1-2), Maynor 11 (4-6, 0-2), Avramovic 7 (2-4, 1-3), Pelle 17 (5-7), Cavaliero 8 (1-2, 2-4), Kangur 2 (1-1), Ferrero 3 (1-2 da 3), Eyenga 9 (3-4, 1-1). Ne: De Vita, Lo Biondo, Canavesi. All. Caja.
USAK: Auguste 18 (5-14), Ademoglu, Kavaklioglu 3 (0-1, 1-1), Cadan 10 (2-2, 1-4), Harrison 5 (1-4, 1-6), Freimanis 11 (3-8, 1-2), Vasiliauskas 14 (2-5, 3-3), Sonmez (0-2 da 3), Demirel 2 (1-1, 0-2), McKissic 14 (6-8, 0-5). All. Bulkaz.
ARBITRI: Vojinovic (Mne), Krejic (Slo), Obradovic (Bos).
NOTE. Da 2: V 20-33, U 20-43. Da 3: V 9-21, U 7-25. Tl: V 18-23, U 16-23. Rimbalzi: V 34 (6 off., Pelle 7), U 33 (13 off., Auguste 11). Assist: V 21 (Maynor 8), U 11 (Harrison 5). Perse: V 17 (Maynor, Eyenga 4), U 12 (Auguste 3). Recuperate: V 2 (Johnson, Anosike 1), U 5 (Harrison 2). Usc. 5 falli: Kangur. F. tecnico: Maynor, Kangur, McKissic, panchina Usak, Avramovic. F. antisportivo: Maynor. Spettatori: 1.521.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Gennaio 2017
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