L’Azione Cattolica propone la Festa della Pace
Stimolata dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace “La nonviolenza: stile di una politica per la pace”, l'ACR propone una giornata d'impegno
Stimolata dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale della Pace “La nonviolenza: stile di una politica per la pace”, anche quest’anno nel mese di gennaio la Chiesa rivolge grande attenzione al tema della Pace.
Nell’itinerario annuale dell’ACR (Azione Cattolica dei Ragazzi) il mese della Pace vuole offrire spunti per educare i ragazzi ad una cultura di pace, a partire dai luoghi della loro vita quotidiana.
Il percorso tematico ha il suo culmine in un appuntamento speciale e tradizionale: la Festa della Pace che quest’anno si terrà sabato 21 gennaio per la zona di Monza e domenica 22 gennaio per le restanti zone della diocesi (Milano, Varese, Lecco, Rho).
“In questa festa si raccoglie in sintesi ciò che è stato fatto nei gruppi ACR o di catechesi” – spiegano Chiara Zambon e Paolo Airoldi, responsabili diocesani ACR. “É un momento di allegria, attività, amicizia e preghiera, per dire sì, insieme, alla pace. Un’occasione in cui educarci ad una dimensione di Chiesa che parte dalla nostra comunità e prova ad “essere Chiesa in uscita” allargandosi al mondo intero. L’ACR in questo modo aiuta tutta l’associazione a riscoprire la bellezza del costruire la pace insieme, piccoli e grandi, con la gioia di chi sa che solo in questo modo è possibile essere felici”.
Ogni zona ha organizzato una festa con le proprie specialità, alleandosi con tanti costruttori di pace presenti sul territorio: nella zona di Varese, presso i Padri Comboniani di Venegono Superiore (Piazza SS. Giacomo e Filippo 1), sarà presente il Vicario di Zona, Mons. Franco Agnesi, ed è prevista una testimonianza di Ernesto Olivero, Fondatore del Sermig di Torino – Arsenale della Pace. Ritrovo alle ore 14.30. Conclusione prevista per le ore 18.00.
“Nel mese della Pace – concludono Chiara Zambon e Paolo Airoldi – i ragazzi scoprono che la pace è un obiettivo difficile da raggiungere, ma non per questo impossibile. Imparano che sono necessari coordinamento, affinità e affiatamento fra diversi soggetti. Imparano a riconoscersi fratelli e figli di Dio e si impegnano per essere “operatori di pace”, mettendosi in rete fra diversi gruppi della loro città e sperimentando l’importanza di un coordinamento fra persone e associazioni per portare consolazione, giustizia e misericordia”.
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