Ritardi e annunci nel caos: “Impossibile capire cosa succede”
Il comitato pendolari Gallarate-Milano protesta contro i continui disservizi di tabelloni e annunci vocali: "Questi problemi di comunicazione sono ormai la norma"
Tabelloni informativi che mentono, annunci sonori sbagliati e carenza di informazioni a bordo dei treni. Se oltre ai fisiologici ritardi si aggiungono anche problemi di comunicazione e informazione, il viaggio può davvero diventare un inferno.
Proprio per questo il Comitato pendolari Gallarate-Milano ha voluto evidenziare i problemi di comunicazione che troppo spesso affliggono le linee da loro percorse e che creano evidenti problemi ai viaggiatori. In una lettera inviata a Rfi sono segnalati in particolare due casi
Lunedì 23 gennaio 2017: in corrispondenza della stazione di Certosa a seguito di un guasto del treno regionale 20307 proveniente da Luino si è verificata una situazione di pesante disagio in quanto i treni successivi sono stati fatti fermare a Certosa.
Nello specifico il personale Trenord del RE 5305 da Varese (ma anche di diversi treni successivi) non ha potuto informare i pendolari di quanto stava per accadere perché, supponiamo, a sua volta, non informato adeguatamente e in tempo utile.
Il risultato di questa mancata informazione è stato il riversamento di migliaia di persone alla stazione di Milano Certosa, abbandonate a se stesse e senza le dovute informazioni su come poter proseguire il viaggio. “Riteniamo che un avviso tempestivo -scrivono i pendolari- avrebbe permesso a molti di scendere, per esempio, a Rho Fiera e proseguire con la metropolitana”.
Martedì 24 gennaio 2017: alla stazione di Legnano, alle ore 8.25, il treno 23017 veniva annunciato con venti minuti di ritardo (sarebbe dovuto arrivare alle 8.20), ma a differenza di quanto comunicato, è arrivato alle 8.27; esattamente un paio di minuti dopo che era stato annunciato il ritardo di 20 minuti. Ne consegue che tabelloni luminosi e sistemi di diffusione audio non sono affidabili e non danno certezza sugli orari dei treni.
Questi problemi di comunicazione secondo i pendolari sono ormai la norma e generano su una linea così trafficata conseguenze negative e criticità per gli utenti al punto che “è evidente quanto sia diventato complesso per il pendolare capire e cosa stia accadendo sulla tratta“.
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