Terremoto e neve, Centro Italia in ginocchio, morti e dispersi

Slavina travolge hotel, soccorsi difficili. Vittime in Abruzzo. Esercito schierato. Le colonne mobili lombarde

Avarie

Neve alta metri e scosse di terremoto stanno flagellando il Centro Italia, con paesi isolati e valanghe causate con tutta probabilità dagli eventi sismici.

VALANGA SU HOTEL – Secondo quanto riportato dall’agenzia Ansa a Farindola, in provincia di Pescara, i primi soccorritori sono riusciti ad arrivare all’hotel ‘Rigopiano’ travolto ieri da una valanga mentre ospitava almeno 22 persone. Ci sarebbero vittime, e molti feriti, ma la squadra per raggiungere l’hotel composta da 20 uomini e 7 mezzi dei vigili del fuoco sta tentando di entrare nell’edificio. L’albergo sarebbe in parte crollato e in parte sommerso dalla neve. Due persone che si trovavano all’esterno sono state messe in salvo. Pronti a partire per l’hotel l’elicottero della Capitaneria di Porto e quello del 118 dell’Aquila, mentre è a disposizione quello del 118 di Pescara. La valanga sarebbe venuta giù in un tratto boschivo e avrebbe investito auto, bestiame e parte della struttura.

ALTRE VITTIME – Un uomo è morto sotto un edificio crollato nel Teramano, mentre un altro risulta disperso per una slavina nell’Aquilano. Dopo le quattro scosse di magnitudo superiore a 5 registrate ieri, dalla mezzanotte ne sono state registrate oltre 80 (considerando solo quelle di magnitudo non inferiore a 2), tra cui 2 di magnitudo 3.5. A causa del maltempo risultano disalimentate 98 mila utenze elettriche in Abruzzo e 14 mila nelle Marche.

ESERCITO – Per aiutare le popolazioni colpite il dispositivo degli aiuti è al massimo, e in diverse località, oltre a forze dell’ordine e protezione civile è stato schierato l’esercito. I militari sono attualmente impegnati nelle province di Rieti, Teramo, Chieti e L’Aquila con dei mezzi speciali da neve che hanno permesso, tra l’altro, il recupero di una donna incinta e di un’anziana rimaste bloccate a Nommisci, una delle frazioni di Amatrice colpite dal sisma e attualmente isolata a causa della neve. Reparti del genio provenienti da Roma, Caserta, Bologna, Foggia e Legnago, grazie anche all’impiego di piccoli mezzi cingolati particolarmente adatti a muoversi sia nelle vie più strette sia in quelle extraurbane più impervie, stanno contribuendo a ripristinare la viabilità interna delle numerose località colpite raggiungendo numerose abitazioni rimaste isolate.

COLONNE MOBILI DALLA LOMBARDIA – «Oltre ai 7 mezzi e alle 18 persone già inviati questa mattina per l’emergenza neve, su richiesta del dipartimento nazionale di Protezione civile sono in partenza dalla Lombardia per l’Abruzzo la Colonna Mobile Regionale e le Colonne Mobili Provinciali di Bergamo, Como, Cremona, Mantova e Varese. In totale un centinaio di volontari e 30 mezzi». Lo ha detto nella serata di ieri,18 gennaio l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Simona Bordonali, presentando il report aggiornato della Protezione civile lombarda in merito agli interventi per il sisma del centro Italia.
«La Regione Lombardia – ha continuato – si e` mobilitata con tempestività e con un dispiegamento eccezionale di mezzi e uomini. Vogliamo aiutare i nostri connazionali in difficoltà».

DISPONIBILITA’ DA OLTRE 280 VOLONTARI – «Voglio sottolineare come avessero dato disponibilità immediata a partire per le zone terremotate 280 volontari lombardi di tutte le province e fossero stati messi a disposizione 70 mezzi speciali. Il nostro
impegno – ha concluso Bordonali – è massimo e ancora una volta i volontari e gli operatori lombardi di protezione civile si dimostrano pronti ad aiutare le persone che si trovano in difficoltà».
I tecnici del CNSAS Lombardo (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) si stanno apprestando a partire verso le regioni del Centro Italia colpite dal terremoto e dall’emergenza neve nelle ultime ore. Da questa mattina ventuno soccorritori, provenienti da tutte le Delegazioni lombarde, sono a disposizione del Dipartimento di Protezione Civile per raggiungere le zone caratterizzate da maggiore criticità, al fine di portare aiuto agli abitanti bloccati in località montane isolate a causa della neve e del sisma in Abruzzo, Umbria, Lazio e Marche.

VIGILI DEL FUOCO – Sul piano degli aiuti sono in corso dal 24 agosto scorso e senza sosta le missioni di intervento del comando provinciale dei vigili del fuoco di Varese. «Siamo in attesa di novità, se viene richiesto un aumento di unità i amo pronti» dicono dal Comando.
L’ultimo cambio di uomini è avvenuto la scorsa settimana. In tutto sono presenti 15 unità da Varese, divise fra le diverse specialità e posizionate fra Terni, Macerata e Rieti.

Qui sotto il video del quotidiano online “Il Centro” mostra l’arrivo dell’esercito

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Gennaio 2017
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