Un altro pezzo di storia industriale svanisce sotto le ruspe
Demoliti i capannoni della ex-Peplos. Al suo posto nascerà un grande polo terziario che ospiterà un centro commerciale e ambulatori sanitari ma in città potrebbero arrivare nuovi progetti
La ex-Peplos non c’è più. Ora ci sono solo cumuli di detriti che i camion dell’impresa incaricata stanno trasportando verso lo smaltimento.
Al posto della grande azienda che prima fu cotonificio Cantoni (sin dal 1845) e poi l’azienda che produceva tessuti non tessuti, attiva fino a pochi anni fa, nascerà un enorme polo terziario da 18 mila metri quadrati con un centro commerciale (l’ennesimo nella zona, ndr) anche se ridimensionato rispetto al primo progetto, edifici dedicati al terziario (tra i quali alcuni ambulatori della vicina clinica Humanitas) e parcheggi.
L’area industriale compresa tra la Saronnese e via Bettinelli, uno degli ultimi simboli dell’epoca delle grandi industrie in città, si mostra in tutta la sua ampiezza. Castellanza ha ancora molte situazioni irrisolte, aree che un tempo erano produttive e che oggi restano nel limbo come cimiteri industriali.
Il sindaco Mirella Cerini, eletta a giugno del 2016, dovrà affrontare e gestire molti di questi nodi anche per combattere le occupazioni abusive che a ripetizione si verificano con il rischio che si ripetano incendi come quelli che hanno caratterizzato l’estate del 2016: «Ci si deve ragionare con la dovuta calma ma qualcosa si sta muovendo anche in altre aree – spiega – sono stati presentati progetti di riqualificazione che sono al vaglio dei nostri uffici e che saranno oggetto di assemblee pubbliche prossimamente».
Proprio la ex-Peplos, a luglio dello scorso anno, prese fuoco causando non poche preoccupazioni a causa dei fumi sprigionati dalle fiamme che avvolsero gran parte delle strutture oggi demolite. Pochi giorni prima era accaduta la stessa cosa nei capannoni della ex-Crespi di Legnano, proprio al confine con Castellanza.
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