A Malpensa Taxi regolari, ma la battaglia contro Uber continua

Il servizio è tornato regolare nello scalo, ma la protesta continua. E nel frattempo le tariffe di Uber volano alle stelle

taxi malpensa

Una lunga fila di auto bianche ad attendere i viaggiatori. Dopo la giornata di caos di ieri, la protesta dei taxi a Malpensa e rientrata e oggi sia al T1 che al T2 non è un problema trovare un conducente. Ma la battaglia contro Uber e i servizi di noleggio con conducente continua.

La mobilitazione di ieri ha infatti mostrato tutti i rischi di un mercato non regolamentato, con le tariffe di Uber che sono letteralmente volate alle stelle. Prendendo ad esempio il caso della tratta Malpensa – Milano, i tassisti offrono un prezzo fisso di 95 euro mentre non esiste nessun vincolo per i servizi offerti da app come Uber.

La celebre app si basa quasi esclusivamente sull’incontro tra domanda e offerta e così in una giornata come quella di ieri dove la domanda è schizzata (a causa dell’assenza dei taxi) anche il prezzo è volato alle stelle. La tariffa di base di Uber nella giornata del 16 gennaio è arrivata così a toccare i 260 euro e anche oggi le tariffe rimangono molto alte. Venerdì mattina, ad esempio, 5 auto di Uber orbitavano intorno allo scalo, pronte ad offrire una tariffa di questo tipo.

uber Malpensa

Ma perchè? Perché Uber basa i suoi prezzi sulla cosiddetta tariffa dinamica che così viene spiegata sul suo sito:

Quando la domanda è molto alta, la tariffa maggiorata fa salire il prezzo di una corsa in modo incrementale. Si tratta di un servizio a favore degli utenti, perché la maggiorazione aiuta a garantire che un veicolo si liberi rapidamente tornando di nuovo disponibile. Ma è anche un servizio a favore degli autisti partner, perché le maggiorazioni implicano un aumento dei guadagni.

Una lama a doppio taglio che nelle giornate problematiche fa schizzare il prezzo alle stelle mentre in quelle con richieste minori fa scendere il costo. Ed è proprio contro queste oscillazioni che protestano i tassisti che -per legge- sono obbligati a rispettare una certa tariffa.

Marco Corso
marco.corso@varesenews.it

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Pubblicato il 17 Febbraio 2017
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