Amatrice, la rete di solidarietà di Busto si attiva per Scai

Il filo tra il paese laziale colpito dal terremoto e Busto Arsizio non si spezza. Al via la raccolta di fondi e materiale per aiutare la piccola frazione che vive di agricoltura e turismo

furgone distretto del commercio

Il filo tra Amatrice e Busto Arsizio non si spezza, anzi è ormai diventata una rete che vede coinvolti singoli cittadini, carabinieri, Distretto del Commercio e altre realtà associative bustocche.

Dopo aver consegnato il primo carico di beni di prima necessità raccolto proprio nella caserma dei carabinieri di piazza XXV Aprile, ora l’obiettivo è aiutare le famiglie di Scai, una piccola frazione di Amatrice che “miracolosamente” non ha pagato un contributo in termini di vite umane a seguito del sisma del 24 agosto ma che ha subito danni importanti alle attività agricole.

Proprio con questo obiettivo Nadia Ubbiali, Stefania Lanzetti e Laura Solazzo, con l’aiuto del manager del distretto del commercio di Busto Arsizio Gaetano Spinola, Orazio Tallarida, Carlo Ferrè ed il maresciallo Stefano Giusti stanno organizzando una raccolta fondi per acquistare beni di prima necessità e materiale per iniziare a ricostruire dei recinti e delle mangiatoie per quei pochi animali che sono rimasti nelle zone terremotate «per fare in modo che queste zone dimenticate da Dio possano pian piano ripartire» – spiegano le protagoniste di questa iniziativa.

La storia

Due settimane fa hanno raggiunto il piccolo centro con un furgone con più di 100 cartoni pieni di generi di prima necessità e in quell’occasione hanno conosciuto Barbara, una ragazza che ha perso casa e lavoro: «Aveva uno splendido agriturismo con sopra la casa e un’azienda agricola ed è andato tutto distrutto – raccontano – lei è la nostra referente e spalla in questa missione. La raccolta fondi, per questa seconda missione, sarà destinata ad acquistare elettrificatori, pale, picconi, forconi, carriole, chiodi, martelli, mazzette e attrezzi vari, dei fornelletti da campeggio, un compressore una moto zappa e quant’altro ci sia richiesto per poter dare una mano per ripartire».

Di cosa hanno bisogno

Le famiglie di Scai necessitano anche di pellet per le stufe, frutta e verdura “a lunga conservazione” come mele, arance, mandarini, zucche, cavolfiori, broccoli, finocchi, cipolle, aglio, patate, assorbenti da donna, salvaslip, carta igienica, detersivo per i piatti, detersivo per il bucato a mano, carta cucina, calze da uomo e da donna, mutande da uomo/donna, jeans da uomo taglie dalla 48 in su.

L’obiettivo

L’ obiettivo è portare a loro tutto il necessario nelle quantità congrue, senza eccedere in una cosa e mancare in un’altra. Per questo motivo hanno pensato anche ad una raccolta fondi che verrà interamente devoluta all’acquisto di quanto necessario per far ripartire questa piccola grande comunità. Tutto sarà documentato da foto, video e quello che verrà raccolto sarà interamente utilizzato per le persone di Scai.

Come donare

«Noi e le famiglie di Amatrice ve ne saremo eternamente grati. Per ulteriori info è possibile contattare Nadia (3276527735), Laura (3475292739) e Orazio (3773000001).  I punti di raccolta per i fondi e il materiale sono il  bar Coffee Hour di corso Sempione 201 a Legnano (da lunedi a sabato dalle 5 alle 19)  e il bar Regina (referente Pino) in via F.lli d’ Italia a Busto Arsizio. Per la sola raccolta del materiale è possibile rivolgersi anche alla sede del Distretto del Commercio in via 24 maggio a Borsano il martedì e il giovedi dalla 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 (referente Domenico Cesaro).

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it

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Pubblicato il 13 Febbraio 2017
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