Ciavarrella rilancia: «Il Varese non lo lascio»

Dopo l'ultimo scossone in casa biancorossa, l'ex presidente dimissionario si è rimesso a disposizione del club, assistito da Giuseppe Armocida e da Enzo Rosa

Sono ore calde al Varese Calcio: dopo le dimissioni dei soci di maggioranza Aldo Taddeo e Paolo Basile, la società sta cercando una nuova organizzazione e l’ex presidente Gabriele Ciavarrella, che ha dato le dimissioni poche settimane fa, si è detto pronto a risalire in sella. Nella conferenza stampa di oggi, sabato 11 febbraio Ciavarrella, accompagnato dall’avvocato Giuseppe Armocida e dal socio biancorosso Enzo Rosa, ha fatto il punto della situazione.

Il primo a prendere la parola è stato l’avvocato Giuseppe Armocida: «Necessario chiarire subito la situazione e dare tranquillità a squadra, società e ambiente. Non vogliamo fare polemiche e dare colpe a qualcuno. Il nostro spirito è quello dell’anno scorso, quello che ha la fede più importante. Vogliamo fare quanto fatto fino a ora, abbiamo voglia di divertirci e continuare a divertirci. Se vogliamo ambire a categorie superiori dobbiamo avere i conti in ordine. Ora è importante sostenere queste persone che ci mettono la faccia, con passione e tanto altro».

Enzo Rosa ha cercato di spiegare qual è il clima nell’ambiente Varse: «Alla luce di quanto visto nelle ultime ore la cosa da dire è: il Varese non finisce qui, non sparisce e non fallisce. La maggioranza si è dimessa, ma siamo partiti da quando non c’era nulla e ripartiremo ora che invece una base c’è. Dobbiamo recuperare il tempo perduto per ritrovare i finanziamenti necessari. La città si aspetta che queste situazioni vengano risolte, così come noi. L’obiettivo comunque non cambia: vogliamo vincere il campionato. Diciamo anche ai genitori dei nostri ragazzi di stare tranquilli, puntiamo al nostro settore giovanile e vogliamo continuare a migliorarlo e settimana prossima ci sarà una riunione per fare il punto della situazione». varese calcio presentazione

E’ toccato quindi a Ciavarrella spiegare la sua situazione: «Io il Varese non lo lascio. Le mie dimissioni non sono state ratificate. In questo momento sono qui per riprendere il lavoro di tutti i giorni per ridare un progetto per il quale ci siamo spesi in città. Sicuramente serve serenità e tranquillità e ho dato la mia parola che lo stipendio ai ragazzi verrà pagato entro settimana prossima. Ci mettiamo la faccia ancora una volta e il Varese non finisce. Il Varese è dei tifosi e della squadra, il “Franco Ossola” è sacro. La cosa importante ora è trovare la quadra tra tutti gli attori e ci servirà anche il supporto delle istituzioni e del sindaco Galimberti, non economica ma di sostegno. Il Varese non ha bandiera politica: è un bene della città e va fortemente condiviso e voluto da tutti. Non siamo qui per fare proclami, ma per fare un passo alla volta e i fatti».

Ciavarrella ha poi analizzato i conti societari: «Al 30 giugno non c’erano buchi di bilancio; abbiamo chiuso con un sostanziale pareggio, se non per delle bollette a sorprese di circa 40mila euro. Per il resto sono costi di gestione e per la foga del vincere si è dimenticato la situazione perdendo la misura. Per noi è fondamentale avere i bilanci in ordine ed esistere. Ci rimettiamo a disposizione del Varese, ma ora bisogna discutere tutto nell’assemblea dei soci. Nessuno comunque è legato alla poltrona: a noi interessa la il futuro del Varese».

E sempre Ciavarrella ha annunciato dei cambiamenti nel solco della trasparenza: «Sarà un Varese più trasparente. Adesso si cambia: renderemo pubblici i documenti. Non ci saranno più segreti nella stanza dei bottoni: voglio che i tifosi partecipino al consiglio di amministrazione come uditore, che ascolti e senta. Sono qui per dire la verità, basta cavolate. Verrà ratificato anche l’ingesso nel cda il membro dell’associazione dei tifosi».

Francesco Mazzoleni
francesco.mazzoleni@varesenews.it
Sport e Malnate, passione e territorio per comunicare e raccontare emozioni
Pubblicato il 11 Febbraio 2017
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