Docenti riuniti a Roma per parlare di “classe capovolta”

Anche il professor Mauro Sabella, dell'Isis Ponti, sarà tra i relatori del terzo convegno nazionale dedicato alla

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Milleottocento iscritti da tutt’Italia per capire cos’è e come funziona la “classe rovesciata”.

L’appuntamento è per domani, venerdì 24 febbraio, all’auditorium Massimo dell’Eur a Roma, dove si svolgerà il 3° Convegno internazionale sulla “flipped class”. Tra i presenti anche il presidente nazionale dell’associazione “Flipnet” Maurizio Maglioni. 

Tra i relatori, presenti con uno work shop ci sarà anche il professor Mauro Sabella, docente di chimica all’Isis Ponti di Gallarate che ha adottato ormai da 10 anni sistemi di “didattica” alternativa alla lezione frontale ( qui il suo sito di didattica innovativa): « Video, tutorial e app mi hanno permesso di modificare il modello di apprendimento. Grazie alla mia formazione scientifica, poi, ho trovato molto efficace il procedimento scientifico che parte dall’osservazione per arrivare alla definizione della regola». Così, in classe spesso si ritrova a parlare a ragazzi che arrivano a scuola con alcune idee personali, maturate navigando in rete: « Dopo la sperimentazione e l’indagine, c’è il dibattito e si ritorna alla lezione frontale che permette di fare la sintesi»

Domani, il docente terrà un seminario dedicato alle app che aiutano a far emergere nuove passioni.

In provincia, Mauro Sabella è uno dei tre formatori degli animatori digitali, questa nuova figura prevista dal piano “Scuola digitale”: « In provincia stiamo formando circa 1600 professori – spiega il docente che lavora insieme a Cristina Braglia e a Chiara Beltramini – in genere c’è molto coinvolgimento tra gli insegnanti delle primaria. Si fanno cosa di base ma si lavora con interesse. Si lavora bene con la fascia superiore: anche in questo caso si fanno ottimi lavori. Chi arranca di più è la scuola media: i docenti si lasciano coinvolgere con maggior difficoltà».

La scuola capovolta, piuttosto che digitale o dell’apprendimento innovativo è ormai una realtà: non si è raggiunta la globalità degli studenti, ma il cammino è intrapreso.

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Pubblicato il 23 Febbraio 2017
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