Il test Invalsi influenzerà l’ammissione alla maturità?

È l'ipotesi al vaglio dei tecnici che studiano come cambiare l'Esame di Stato. Tre le materie che affronteranno i ragazzi

Prima prova dell'esame di maturità

l’Invalsi debutterà in quinta superiore? Tra le novità in programma per i maturandi 2018 non bastava l’abolizione della terza prova, punteggi e voto finale stravolti. Senza contare la tesina trasformata in relazione sull’esperienza di alternanza scuola lavoro.

 Dal prossimo anno i test Invalsi potranno essere sottoposti anche ai ragazzi dell’ultimo anno di liceo, nel delicato periodo di preparazione dell’esame di Stato. Il condizionale è d’obbligo visto che il decreto legislativo di riordino degli esami di Stato è attualmente all’esame del Parlamento. 

Carico eccessivo di lavoro per gli studenti dell’ultimo anno alle prese con la maturità e i test d’ammissione per l’università? Idea poco brillante per molti. Ma la risposta non si è fatta attendere.

 Il discusso test Invalsi non costituirà una nuova prova da affiancare a scritti e orale. Anche se rappresenterà un vero e proprio requisito di ammissione alla maturità. Avrebbe solo una funzione di certificazione delle competenze raggiunte. Obiettivo: fornire alle famiglie informazioni oggettive sulla preparazione raggiunta, utile per l’orientamento universitario e per l’ingresso nel mondo del lavoro. 

Altro aspetto che si sta valutando, per non caricare troppo lo studente alle prese con l’esame di Stato, riguarda la tempistica. Le discusse prove, si svolgeranno durante l’anno scolastico, non a ridosso degli esami finali.

 Ma in concreto su cosa verterà questo Invalsi ad hoc per il futuro orientamento dello studente?
Le materie proposte saranno tre: italiano, matematica e inglese. Riguardo alle prime due la novità riguarda l’introduzione di test equivalenti. Saranno composti di volta in volta da blocchi di domande di identica difficoltà, componibili al momento della consegna ai ragazzi. Per quanto riguarda l’inglese saranno 30/40 le domande proposte per verificare le competenze ricettive (ascolto, comprensione, grammatica) ma in futuro si sta già pensando di inserire gradualmente test sulle competenze produttive, orali e scritte. Il grado di conoscenza della lingua straniera raggiunto alla fine del liceo per ogni studente, dovrà essere pari al livello B2.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Febbraio 2017
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