Ipazia, la scienziata che arriva dal futuro

Lo spettacolo teatrale, per la regia di Tommaso Urselli, è in programma sabato 4 febbraio al teatro comunale

Tempo libero generica

Sabato 4 febbraio il cartellone del Teatro Comunale di Cassano Valcuvia presenta uno spettacolo di nuova drammaturgia dedicato a Ipazia, una figura femminile enigmatica e poco conosciuta della storia antica.

Maria Eugenia D’Aquino, attrice e fondatrice della compagnia Pacta dei teatri di Milano, vestirà i panni della filosofa, matematica e astronoma, vissuta nel IV secolo ad Alessandria d’Egitto, raccontando la sua sete di verità, la sua ossessione nel diffondere ‘conoscenza’, la sua ostinazione nel difendere i baluardi della cultura dell’antichità e svelando anche le circostanze della sua prematura e drammatica fine, voluta da chi voleva zittirla per sempre.

Lo spettacolo “Ipazia. La nota più alta” nasce dalla passione dell’attrice Maria Eugenia D’Aquino per le materie che la stessa Ipazia amò e studiò per la vita intera. Spiega l’interprete «Da tempo le vicende legate a questa figura il suo tragico ed emblematico destino, frullavano nella mia testa, molto tempo prima che tornasse a essere popolare grazie a un film e a diverse operazioni teatrali ispirate a lei. Tutto ha avuto inizio il giorno in cui, dopo anni dedicati a mettere in scena la matematica e la scienza, mi sono inevitabilmente imbattuta nella figura di Ipazia…».

Il testo dello spettacolo è stato scritto dal drammaturgo Tommaso Urselli che a sua volta racconta, «Questo lavoro non ha la pretesa di restituire un’Ipazia filologicamente corretta, come presumibilmente non lo fanno i poemi e romanzi scritti su di lei, data la scarsità d’informazioni storiche peraltro a volte contrastanti; si tratta dunque dichiaratamente di un lavoro d’invenzione».

Così, dall’invenzione di Urselli sotto la regia teatrale di Valentina Colorni nasce un’Ipazia che vive nell’anno 2415, ossia duemila anni dopo la tragica morte, e non ad Alessandria d’Egitto, bensì, in una sorta di anfratto spazio-temporale in cui, grazie a un misterioso espediente, sono stati custoditi i cinquecentomila volumi del Museo di Alessandria, la biblioteca più grande del mondo, che sarebbero altrimenti andati distrutti durante un intenzionale incendio. La protagonista agisce quindi in questa sorta di avveniristico archivio d’informazioni, che diviene il suo personale teatro le cui atmosfere sono rese ancora più astratte e sospese grazie alle musiche originali composte da Maurizio Pisati.
“Ipazia. La nota più alta” va in scena nella settimana che precede l’11 febbraio ovvero la “Giornata internazionale per le donne e le ragazze nella scienza” istituita dalle Nazioni Unite per promuovere l’uguaglianza di genere e a far sì che donne e ragazze ottengano parità di accesso e partecipazione nella scienza. Una coincidenza che la studiosa avrebbe di sicuro apprezzato.
Il Teatro Comunale di Cassano Valcuvia (Va) si trova in Via IV Novembre, 4.
Orario spettacoli: sabato sera ore 21.00.
Biglietti 7- 5 euro.
Informazioni e prenotazioni: 3341185848 – 3386020892 – info@teatroperiferico.it – www.teatroperiferico.it

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 03 Febbraio 2017
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