L’Erasmus compie 30 anni

Sono oltre 300 gli studenti dei due atenei varesini che stanno vivendo un anno di studio all'estero. Il programma di mobilità ha visto partecipare oltre 3 milioni di ragazzi

liuc erasmus apertura

Trent’anni di mobilità studentesca. Era il 24 febbraio 1997 quando venne presentato il “programma Erasmus”. L’idea di far circolare gli studenti in formazione appartiene a Sofia Corradi che già negli anni ’60 sosteneva la necessità di questi scambi nella percorso di formazione.

Oggi, il progetto conta oltre tre milioni e mezzo di studenti in tutto il mondo di cui il 10% italiano. Insieme a Spagna, Germania e Francia è lo stato che ha la maggiore mobilità. 

Le prime cinque università italiane per studenti in uscita sono:

  • Alma Mater di Bologna
  • Università degli studi di Padova
  • La Sapienza di Roma
  • Università degli studi di Torino
  • la Statale di Milano. 
  • Mentre le destinazioni più scelte dai ragazzi italiani sono:
  • Spagna
  • Francia
  • Germania
  • Regno Unito
  • Portogallo

UNIVERSITA’ DELL’INSUBRIA

Anche dall’università varesina dell’Insubria ogni anno partono diversi studenti. Attualmente sono 145 gli studenti in Erasmus dell’Università dell’Insubria. Nell’anno accademico 2016-2017, la scelta di trascorrere un anno in un ateneo estero è stata fatta da ragazzi di tutti i corsi di laurea: una quarantina è iscritta a Economia, circa 25 sono gli iscritti a Medicina, una decina quelli del Dipartimento di Scienze teoriche applicate e 4 quelli di Scienze e alta tecnologia. Un solo alunno all’estero iscritto al corso di biotecnologie.

La parte del leone la fanno gli studenti del Dipartimento di diritto, economie e culture: ben 56 sono attualmente all’estero. Si tratta soprattutto degli iscritti al corso di scienze della mediazione interlinguistica e interculturale o a quello di turismo, cioè ragazzi che hanno già abbracciato l’interculturalità come propria formazione.
Tra le mete preferite ci sono la Germania ( 36 studenti), la Spagna ( 39), ma non mancano scelte meno popolari come Reykjavik piuttosto Vilnius.

LIUC

In aumento dallo scorso anno gli studenti Liuc in partiti o in partenza. Nell’anno accademico in corso sono 171 gli iscritti che hanno aderito al progetto Erasmus scegliendo tra una delle 87 università sparse in 24 paesi con cui Liuc ha contatti.
I più mobili sono gli iscritti a economia con  52 studenti in Erasmus nel triennio e 63 alla magistrale. Seguono quelli di ingegneria ( 20 triennale e 23 magistrale). Fanalino di coda gli iscritti a giurisprudenza ( 14) anche perché il percorso accademico italiano è molto caratterizzato.
Tra le mete più gettonate i Paesi Bassi ( 34) seguiti da Spagna, Francia, Gran Bretagna, paesi Scandinavi e Repubbliche Baltiche.

COSTI

Il freno principale alla mobilità resta comunque quello dei costi. L’Italia mette a disposizione circa 60 milioni di euro per permettere esperienze di studio in un paese europeo. Una cifra che è cresciuta nel tempo ma che rimane ancora abbastanza residuale. Così, a volte, intervengono fondi dell’ateneo di appartenenza: ciononostante, questo tipo di esperienze richiede una certa disponibilità economica personale. Ancora più difficile è la mobilità extraeuropea dove il budget scende a 12 milioni di euro.

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Pubblicato il 24 Febbraio 2017
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