“Meningite: nessun allarme ma è giusto farsi vaccinare”
L'infettivologo Paolo Grossi è stato convocato in regione per fare il punto sui contagi. Lo specialista nega che ci sia un aumento di contagi ma invita soprattutto i giovani a fare il vaccino
Casi di meningite snocciolati uno a uno. Una campagna di vaccinazione promossa da regione Lombardia che sta intasando i centralini dei centri vaccinali.
L’assessore al Welfare Gallera ha convocato per questo pomeriggio, martedì 21 febbraio, un tavolo tecnico con diversi specialisti per fare il punto della situazione “meningite“.
L’idea di chiarire meglio il fenomeno è venuta dopo la notizia di un quattordicenne ricoverato in gravi condizioni nel milanese: « Non c’è alcun allarme e i dati sono sovrapponibili all’andamento degli anni passati – spiega il professor Paolo Grossi primario di malattie infettive all’ospedale di Varese convocato al tavolo regionale – Anzi, per quanto riguarda il nostro territorio, non abbiamo ancora avuto alcun ricovero legato alla meningite meningococcica. Questo è il periodo con il rischio maggiore perché i germi si diffondono più facilmente negli ambienti chiusi e sovraffollati, come le discoteche. Per questo i vaccini sono consigliati soprattutto ai giovani».
Secondo i dati epidemiologici fornitori dall’osservatorio nazionale (leggi i dati) , nel 2015 sono stati segnalati 1256 casi di malattia invasiva da Streptococcus pneumoniae (pneumococco), 196 da Neisseria meningitidis (meningococco) e 131 da Haemophilus influenzae (emofilo).
Effettivamente, nel 2015 si è registrato un aumento dei casi sia per meningococco sia per pneumococco: l’incremento di meningiti è legato soprattutto al caso Toscana.
Venendo alla Lombardia, ricordiamo che nel 2015 ci sono stati 29 casi di meningite meningococcica e 313 di pneumococcica. L’anno precedente c’è stato un picco di infezioni da pneumococco, 534 mentre le meningiti sono state 34, in calo rispetto al 2014 quando furono 45 e 355 i casi da pneumococco. I dati relativi alla provincia di Varese sono relativi al 2014: sono stati 3 meningiti da meningococco e 31 da pneumococco.
« Io credo che non sia il caso di fare allarmismo – commenta il professor Grossi – Ma è necessario porre attenzione sull’importanza delle vaccinazioni. Ci sono, sono a disposizione, perché rischiare? Non è questione di allarmi ma di cultura»
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