Mondiali di calcio, al cinema una storia speciale

"Crazy for football" racconta la storia della prima nazionale italiana di calcio che concorre ai mondiali per pazienti psichiatrici. Al cinema lunedì sera

Cinema

Appuntamento da non perdere al cinema. Lunedì 20 febbraio, il Multisala Impero di Varese propone la proiezione della pellicola “Crazy for Football” per la regia di Volfango De Biasi. 

L’incontro è alle 20 e 30 e la proiezione sarà preceduta da un intervento della psicologa Sabrina Sozzani, vice campionessa mondiale di spada coreana, sulla patologia e sui vantaggi sport/disabilità sulla base della sua esperienza nell’insegnamento a disabili di arti marziali a Cardano e spada coreana a Saronno. Interverrà anche Emanuele Martignoni che parlerà della sua esperienza come educatore sportivo di una squadra di calcio per disabili.

Il film infatti, racconta la storia della prima nazionale italiana di calcio che concorre ai mondiali per pazienti psichiatrici a Osaka.

Un gruppo di pazienti che arrivano dai dipartimenti di salute mentale di tutta Italia, uno psichiatra, Santo Rullo, come direttore sportivo, un ex giocatore di calcio a 5, Enrico Zanchini per allenatore e un campione del mondo di pugilato, Vincenzo Cantatore, a fare da preparatore atletico. Sono questi i protagonisti di Crazy for Football. Si comincia con le prove di selezione per definire la rosa dei 12 che poi parteciperanno al ritiro, approdando finalmente al torneo più ambito, i campionati mondiali. Ma a fare da filo conduttore un altro viaggio, più profondo, attraverso le rapide della coscienza di chi ha conosciuto lo smarrimento della malattia psichiatrica. Un percorso in bilico fra sanità e follia che appartiene a tutti noi.

Un film dove i protagonisti sono i giocatori e non la loro malattia, con l’intenzione di combattere i pregiudizi che circondano chi soffre di disagio mentale. Il movimento come antidoto alla staticità, il calcio quindi come terapia salvifica, come condizione che fa sentire tutti uguali.

Il dottor Santo Rullo, Presidente dell’Associazione Italiana di Psichiatria Sociale, con molti suoi colleghi, ha cercato dei modi di portare avanti la battaglia per il reinserimento sociale dei pazienti. E il calcio si è rivelato uno strumento efficacissimo. Infatti, l’incontro sul campo di gioco garantisce un riavvicinamento tra il paziente e il suo quartiere, abbattendo le differenze tra i ‘sani’ e i ‘malati’. diventando il luogo in cui il paziente compie il primo passo nel ricominciare a vivere con gli altri.

I primi risultati, basati sull’esperienza di una trentina di squadre, spesso allenate
direttamente dai loro medici e gestite dalle varie Asl, erano assai incoraggianti: la
percentuale di ricoveri, soprattutto, si abbassava drasticamente. Affascinati dall’esperimento del dottor Rullo e dei suoi colleghi, nel 2004 Volfango De Biasi
e Francesco Trento realizzarono “Matti per il calcio”, un piccolo documentario autoprodotto poi venduto a televisioni italiane ed europee.

Il grande successo del film ha portato gli psichiatri di tutto il mondo a utilizzarlo per portare avanti la ricerca sull’importanza dello sport nella riabilitazione psichiatrica. È accaduto così un piccolo miracolo: dalle 30-40 squadre esistenti dieci anni fa, si è passati oggi a migliaia e migliaia di squadre di pazienti psichiatrici nei cinque continenti, in campionati che molto spesso si chiamano proprio “Matti per il calcio” e il Giappone è oggi all’avanguardia con 600 squadre, quasi tutte finanziate da società sportive di serie A. Ancora una volta per il Consorzio UNICI risulta importante sostenere e promuovere iniziative di grande valore sociale e allo stesso tempo veicolare nelle proprie sale prodotti di qualità e rilevanza.
UNICI ha infatti deciso di collaborare con l’Istituto Luce Cinecittà, ospitando la proiezione evento di Crazy for Football in esclusiva il giorno lunedì 20 Febbraio 2017 in 44 sale aderenti al circuito dislocate in tutta Italia (dalla Lombardia alla Campania, dal Piemonte al Lazio, etc.).
La collaborazione per questo ambizioso progetto sancisce e rinforza la linea di unicità, unione e legame con il territorio che caratterizzano il Consorzio, rendendo sempre più proficua e significativa l’appartenenza al network Unici.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 18 Febbraio 2017
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