Per Uboldo: “Condividiamo le linee del nuovo Pgt”

Le osservazioni del gruppo di minoranza dopo la presentazione in consiglio delle linee guida del documento di programmazione territoriale

uboldo municipio comune

Le osservazioni del gruppo di minoranza dopo la presentazione in consiglio delle linee guida del documento di programmazione territoriale:

Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale la nostra lista (Per UBOLDO) ha votato a favore delle Linee Strategiche che saranno alla base della revisione del Piano di Governo del Territorio (PGT) proposte dalla Maggioranza.

Abbiamo votato a favore perché, sebbene siamo una lista di opposizione alla maggioranza, la nostra azione è sempre stata e sempre sarà intesa a portare risultati positivi alla nostra comunità.

Ricordiamo la lettera inviata ai cittadini in campagna elettorale in cui il nostro candidato Sindaco, Alessandro Colombo, così scriveva: “Se non vinceremo, porteremo avanti comunque il nostro progetto consapevoli che l’impegno potrà portare risultati positivi alla nostra comunità”.

Quindi ciò significa che se condividiamo qualcosa nell’azione della maggioranza non abbiamo paura di dirlo e di votare a favore. Questa si chiama “coerenza”.

E queste linee strategiche del nuovo PGT – che differiscono rispetto a quelle del PGT approvato nel 2014 – noi le condividiamo.

Perché? Perché parlano di riduzione del consumo del territorio e riqualificazione dell’esistente, di miglioramento della qualità della vita, di conservazione e valorizzazione delle aree verdi, di attrattività. Tutti concetti – nuovi per la maggioranza che governa Uboldo – che da sempre sono alla base del nostro progetto di paese.

Basta andare a rileggersi il nostro programma elettorale (anno 2014) e ci si accorge come i concetti che stanno alla base delle nuove linee strategiche sono gli stessi (ma proprio gli stessi) che noi abbiamo scritto tre anni fa nel nostro progetto di paese.

Riduzione di consumo del territorio e riqualificazione dell’esistente (centro storico).
Tre anni fa noi scrivevamo: “Partendo dal presupposto che Uboldo non ha bisogno di crescere dal punto di vista del consumo del territorio ma di riqualificare l’esistente, la nostra idea affonda le radici nel passato del paese riscoprendone la storia, i valori e le tradizioni, per ridare al paese una sua identità e proiettarlo verso il futuro”. Oggi la revisione dell’attuale PGT ha come presupposto la “riduzione di consumo del territorio”. Ossia un PGT che non punti ad espandere le zone edificabili, bensì che tenda a riqualificare l’esistente.

Miglioramento della qualità della vita.
Un PGT che miri a rendere migliore la qualità della vita dei cittadini avendo particolare attenzione per il centro storico del paese e per il recupero delle aree dismesse. E noi scrivevamo: “Obiettivo primario del nostro progetto è “la qualità della vita”. Vogliamo creare un “borgo” cittadino pensato per far sentire tutti a proprio agio, in grado di rendere piacevole la passeggiata per nonni e bambini, passando per i ragazzi, gli adulti e le giovani famiglie. Un Centro Storico che invogli la popolazione residente a restare ad abitare nel cuore del proprio paese, anziché allontanarsi preferendo la periferia”.

Conservazione e valorizzazione della aree verdi.
Nel nostro programma scrivevamo anche dell’importanza delle aree verdi da preservare e migliorare: “Le aree verdi esistenti in Uboldo dovranno essere migliorate, anche attraverso la riqualificazione della Minicava a mezzo di un piano mirato d’iniziativa pubblica e privata. Proponiamo un parco urbano che inglobi nel verde attività sportive e relazionali attualmente carenti sul territorio”. Le linee strategiche di oggi puntano in maniera decisa sul patrimonio verde di Uboldo da proteggere e valorizzare.

Attrattività.
E poi, cosa molto importante, per la prima volta anche la maggioranza parla apertamente dell’importanza dell’attrattività di un paese.
Il termine “attrattività” lo abbiamo usato spesso in campagna elettorale per dire come fosse necessario migliorare il paese per renderlo più attrattivo. Cioè rendere il paese capace di attirare e interessare attraverso il miglioramento dei servizi, delle opportunità, della qualità della vita.

Condividiamo anche l’idea che il nuovo PGT sia diretto ad amplificare l’apertura e il dialogo concreto con i Comuni contermini andando oltre le singole realtà ma ragionando di “Comprensorio del Saronnese”.
Siamo convinti che oggi non si possa più pensare che ogni Comune si faccia il suo PGT ignorando le realtà vicine. Viviamo in un territorio dove i confini geografici ormai esistono solo sulla carta ma dove nella realtà tra un paese e l’altro non vi è alcuna soluzione di continuità. Quindi è assurdo e controproducente che ciascun paese continui a pensare unicamente al “proprio orticello” senza pensare a tutto quello che sta intorno.

Attenzione però.

Aver condiviso i concetti che stanno alla base delle linee strategiche non significa aver già condiviso il nuovo PGT.

Ora bisognerà declinare questi concetti contenuti nelle linee strategiche in azioni concrete all’interno del nuovo PGT.

Solo allora potremo dire se saremo veramente a favore del nuovo Piano di Governo del Territorio.

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Pubblicato il 10 Febbraio 2017
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