Pradaccio, Ielmini: «Destinazione ad uso sociale, vedremo chi l’acquisirà»

Ielmini risponde alle polemiche nate dopo la decisione di vendere il Pradaccio per realizzare un centro di accoglienza migranti e spiega che al momento non c'è nulla di ufficiale

Avarie

«Il Comune non è interessato all’acquisto dell’immobile e solo quando sarà venduto potremo capire dai proprietari cosa verrà realizzato al suo interno». All’indomani della polemiche sorte dopo l’annuncio della vendita del Pradaccio, Ercole Ielmini smorza i toni.

«Quello che sappiamo è che lo stabile è stato messo in vendita e coloro che l’acquisteranno dovranno rispettare la destinazione d’uso indicata nel PGT, ovvero di servizi» continua, «altro al momento non c’è altro».

L’immobile del Pradaccio è di proprietà della Comunità Montana Valli del Verbano ed è stato messo in vendita per una valore stimato di un milione e 615 mila euro. Durante la riunione di lunedì 23 febbraio, il Presidente Giorgio Piccolo ha spiegato: «Abbiamo deciso di mettere in vendita il Pradaccio per scopi di housing sociale e accoglienza. Qui si vorrebbe realizzare un centro di accoglienza per migranti». 

Dichiarazioni che hanno scatenato polemiche da parte del centrodestra di Laveno Mombello che in una nota ha espresso il suo disaccordo per tale decisione.

Di fatto però, il bando per la messa in vendita non è ancora stato pubblicato e fino al momento dell’acquisto non sarà possibile conoscere ufficialmente la destinazione finale dello stabile.

L’immobile, al momento, ospita negli appartamenti abitati da sedici ragazzi migranti, mentre il resto della struttura è vuota.

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Febbraio 2017
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